Dai banchi del Poli alle gioiellerie più prestigiose: i prodotti progettati dagli studenti raggiungono i più alti livelli del mercato. È successo a Amelia Rachim, la vincitrice del Design Time, il concorso Breil che prevede la realizzazione e la progettazione di un orologio, in seguito commercializzato dalla casa produttrice leader del settore. L’eccellenza parte del polo tecnologico di Alessandria del Politecnico di Torino e dagli studenti del Master in Ingegneria del Gioiello, l’unico in tutta Europa. Il Master, certificato Inpdap, giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione e rappresenta un contatto diretto tra lo studio e il mondo del lavoro. Oltre alla vittoria di prestigiosi contest internazionali, infatti, i numeri dei risultati raggiunti dagli studenti parlano da soli: più dell’80% dei frequentanti trova occupazione nel settore, sia come dipendente, che come libero professionista, grazie anche alla possibilità di affiancare il percorso formativo in aula a un periodo di stage in azienda. Si tratta infatti dell’unico Master universitario improntato al settore della gioielleria, in collaborazione con aziende leader nel settore come AnteRem, BigBag gioielli, BVLGARI, Carlo Barberis, Damiani, Mattioli, Pomellato, Vendorafa, Vhernier e altre ancora. Il corso ha durata annuale, è a numero chiuse e prevede 1.500 ore di didattica. Le aree di studio del percorso formativo riguardano la progettazione, lo studio dei materiali, lo studio dei processi produttivi tradizionali e innovativi e l’analisi delle procedure di mercato per migliorare la qualità del prodotto. Si tratta di competenze espressamente richieste dalla aziende, la cui rete è sempre più intrecciata a quella del Poli. Sebbene esistano già esperienze simili, in Italia e in Europa, quello di Alessandria è l’unico che unisce la progettazione, attraverso lo studio di processi e materiali, e gli aspetti di design ed economici e finanziari. Il Master ha successo anche a livello internazionale: quasi il 30 % degli studenti iscritti proviene da Paesi stranieri e il trend è in continua crescita. I Paesi con il più alto numero di studenti iscritti sono Brasile, Iran, Messico e quelli del Sudest Asiatico. Alcuni studenti stranieri che hanno conseguito il diploma, sono inseriti stabilmente nelle aziende italiane che li hanno ospitati in tirocinio, mentre altri sono rientrati in patria e hanno trovato un’occupazione in breve tempo grazie alle competenze acquisite durante il percorso formativo. La forte presenza di studentesse, infine, non deve far pensare a una chiusura di genere: i frequentanti di sesso maschile, infatti, sono uno su tre. Il corso è patrocinato dall’Agenzia per l’Innovazione e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e prevede delle borse di studio per studenti stranieri finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparimio di Tortona. Il responsabile del Polo Tecnologico di Alessandria Guido Saracco ha commentato: “Si tratta di un percorso di studi unico in Italia, ormai consolidato da 12 anni di continuità, che colma una lacuna nella offerta formativa specifica in questo settore. E' testimonianza che il Politecnico di Torino fonda e fonderà la sua azione in Alessandria su iniziative di formazione continua e di alta formazione come questa, a compendio delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico, vero punto di forza da sempre del suo centro alessandrino. Proprio nel campo dei materiali, ed in particolare dei metalli preziosi, la Sede sta sempre più acquisendo un ruolo di primissimo piano a livello nazionale ed internazionale con vivaci e stabili collaborazioni con importanti aziende e enti del settore. La formazione diventa quindi fondamentale per soddisfare l'esigenza di personale qualificato e preparato a supporto delle nuove sfide tecnologiche”. “Durante il Master in Ingegneria del Gioiello, ho avuto l’opportunità di perfezionare le mie conoscenze e, principalmente, acquisire una formazione professionale di alto livello, adeguata e specifica per il settore gioielleria – ha detto Lorena Gomes – Brasile – 2009-2010 -. Ho molto apprezzato l’infrastruttura della scuola, la competenza e disponibilità dei professori, e la pratica professionale presso un’importante ditta italiana. Inoltre, la convivenza con miei compagni di corso di differenti nazionalità ha permesso un ricco scambio di conoscenze ed esperienze. Il POLITO è un centro di riferimento per l’educazione e l’Italia è riconosciuta come uno dei principali poli mondiali di eccellenza in gioielleria. Allora, al mio rientro in Brasile il titolo di Master è stato un differenziale nel mio curriculum e certamente ha contribuito per la mia collocazione immediata sul mercato di lavoro. Oggi, oltre ad integrare il corpo docente di una scuola di gioielleria, svolgo progetti di design per alcune ditte della mia regione. Comunque il Master è stato fondamentale per la mia crescita professionale”.