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20/05/2015Città di Rivalta di Torino
 
 
"PIU' VERDE, MENO CEMENTO" - AL VIA LA REVISIONE DEL PIANO REGOLATORE PER RIDURRE IL CONSUMO DI SUOLO
 
 
Con l'approvazione della “proposta tecnica di progetto preliminare” nel Consiglio Comunale del 25 marzo scorso ha preso il via la revisione del Piano Regolatore vigente finalizzata alla riduzione del consumo di suolo e al miglioramento degli aspetti ambientali e paesaggistici, come previsto dal programma di mandato dell'amministrazione comunale di Rivalta. Da questo momento si apre una fase di osservazioni da parte dei cittadini e di confronto con gli organismi sovraordinati (Regione e Città Metropolitana), cui seguirà un'ulteriore fase di progetto e di osservazioni, fino all'approvazione della variante vera e propria, che si presume avverrà verso l'inizio dell'anno prossimo. Come è noto il territorio naturale e agricolo è una risorsa non rinnovabile. Il suo consumo indiscriminato porta a inondazioni, a diminuzione della biodiversità, a distruzione dell'agricoltura e all'impossibilità della sovranità alimentare.
“Il Piano regolatore vigente (approvato nel 2011) – commenta l'assessore all'Urbanistica Guido Montanari - prevede un esagerato consumo di suolo, basato su una previsione di aumento della popolazione di più di 8.000 persone del tutto infondata, vista la sostanziale stasi demografica, inoltre determina un parco di edifici inutilizzato che fa perdere di valore al mercato immobiliare e autorizza la dispersione degli insediamenti sul territorio che provocano un aumento delle spese per servizi della collettività".
Gli architetti incaricati, Flavia Bianchi e Claudio Malacrino, dopo aver analizzato il Piano, hanno ritenuto di procedere con la variante strutturale che si riferisce ad una parte del territorio, senza prendere in considerazione l'intera estensione comunale che avrebbe comportato una variante generale e un periodo di circa tre anni per la sua approvazione. In particolare la variante proposta si riferisce all'area a sud del Sangone, in zona di Gerbole. Qui si concentra la maggior parte dell'edificazione che prevede nuovi edifici per quasi 6000 abitanti e altri capannoni industriali, in una zona già molto affollata e con servizi insufficienti. Inoltre è emerso che quasi tutta l'area è a rischio di esondazione, comprende suolo agricolo di ottima qualità, non ha un progetto realizzabile di raccolta della acque meteoriche e interrompe importanti collegamenti naturali (corridoi ecologici) e pregevoli coni visuali di valore paesaggistico.
Sulla base di queste considerazioni la variante, oltre ad aggiornare il piano del commercio e altre funzioni prescritte dalla legge, propone di stralciare dall'edificabilità le aree per le quali non sono ancora stati presentati progetti o rilasciate autorizzazioni, provvedendo anche a moderare dappertutto gli indici di edificabilità (ovvero le quantità che si possono costruire), accogliendo anche le richieste di quanti intendono rinunciare all'edificabilità dei loro terreni per non pagare più le relative tasse. Complessivamente le aree fabbricabili si riducono di circa 300mila metri quadri (oltre il 50% del totale).
La variante prevede anche dei meccanismi di compensazione rivolti a quanti hanno investito in aree edificabili oppure hanno pagato per anni le relative imposte maggiorate. A questi proprietari si provvederà a riconoscere un equivalente valore in possibilità edificatoria in aree del Comune.
“Rivalta – commenta il Sindaco Mauro Marinari - finalmente dà un segnale concreto di inversione di tendenza rispetto alla gestione distruttiva del territorio, con un progetto riconosciuto anche dal premio nazionale dell'associazione dei Comuni Virtuosi e seguendo l'esempio di altri comuni che, sempre più numerosi, in tutta italia stanno riscoprendo nel verde e nell'agricoltura opportunità preziose di sviluppo. Da questo momento anche il nostro territorio è più protetto dalla cementificazione e tornerà ad essere una risorsa per tutti, pensando anche al futuro”.
 


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