La chiusura di Termini Imerese dopo 41 anni di attività è un duro colpo per l'imprenditoria italiana, per tutti gli operai Fiat e dell'indotto. La rapidità con cui si è giunti a questa triste conclusione mette in luce la debolezza della politica, grande assente in questa vicenda. Intanto del progetto di rilancio presentato da Fabrica Italia, e dei conseguenti investimenti, non s'è visto ancora nulla. Né a Torino e nemmeno negli altri stabilimenti del paese. L'epilogo di Termini Imerese rappresenta un segnale molto preoccupante per i lavoratori di Mirafiori e degli altri siti produttivi”.
E' quanto afferma Andrea Buquicchio, capogruppo Idv in Consiglio regionale, in merito alla chiusura di Termini Imerese dopo 41 anni di attività.
“Il nuovo Governo dovrebbe chiedere spiegazioni dalla dirigenza Fiat - prosegue Buquicchio - allo stesso modo la Giunta regionale piemontese deve mantenere alta la guardia per lo stabilimento di Mirafiori, soprattutto in relazione al progetto Tne (Torino Nuova Economia) in cui gli enti locali hanno fatto la propria parte, ma l'azienda ancora no”.