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Bra avrà una consulta dei cittadini stranieri. Sarà composta da dieci rappresentanti delle diverse etnie presenti in città, attraverso una loro regolare elezione sulla base della diversa provenienza geografica, e da tre rappresentanti del comune: il sindaco, che avrà la funzione di presiederla, e due consiglieri comunali, designati dai gruppi di maggioranza e di minoranza. A deciderlo, il consiglio comunale della città della Zizzola, che si è riunito ieri, lunedì 18 luglio 2011. “Oggi sono residenti a Bra 3.720 cittadini stranieri, di cui 2.834 maggiorenni, e rappresentano il 12,5 per cento della popolazione. E' un numero rilevante e significativo, per cittadini che oggi non hanno spazio negli organi istituzionali” - ha detto il capogruppo di “Impegno per Bra”, Marco Moda. “Esistono già degli strumenti per consentire agli stranieri di partecipare alla vita della città. I comunitari hanno diritto di voto e possono candidarsi alle elezioni amministrative. Possono partecipare alla vita di quartiere, facendo attività nei diversi comitati che già esistono” per Federico Dellarossa (capogruppo Pdl), con Valter Bergesio (capogruppo Lega nord) che ha ricordato come “non è così che si ottiene l'integrazione, attraverso una consulta che servirà solo a riempire le pagine di qualche giornale locale. L'integrazione si realizza con la vita dei quartieri, delle associazioni e, soprattutto, attraverso la buona volontà”. “Un'integrazione fatta dall'alto non funziona, un tempo si parlava di meridionali, oggi di stranieri. Facce nuove ma stesse paure. L'integrazione dei meridionali è venuta semplicemente vivendo nelle nostre città e facendo quello che anche gli altri facevano” - ha detto Davide Tripodi (capogruppo “Bra domani”), mentre per Lino Ferrero (Udc) la consulta “è uno strumento in più per chi vorrà integrarsi, giusto metterlo a disposizione” con Christian Damasco (Con Sibille per Bra) che ha affermato trattarsi “di una risposta ad un'evoluzione che la nostra società sta vivendo da anni, con uno strumento per i cittadini che vogliono diventare dei nuovi italiani”. La deliberazione è stata approvata con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza, l'astensione di “Progetto Bra” e il voto contrario di Pdl, Lega nord e “Bra domani”.