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14/12/2010Comune di Bra
 
 
CONSIGLIO COMUNALE DI BRA/1: UNANIMITÀ PER IL PIANO REGOLATORE
 
Approvato il progetto preliminare modificato del nuovo strumento urbanistico
 
All'unanimità. Questo l'esito della votazione che ha approvato il progetto preliminare modificato del nuovo piano regolatore di Bra. Il consiglio comunale della città della Zizzola non si è diviso su quello che il sindaco Bruna Sibille ha definito “uno degli atti più importanti della recente vita amministrativa cittadina”. Ieri, lunedì 13 dicembre 2010, l'assemblea presieduta da Fabio Bailo ha così dato il via libera alla versione riveduta e corretta del progetto, rispondendo alle oltre quattrocento osservazioni che erano state presentate in municipion.
Come indicato dall'ingegner Giorgio Sandrone dello studio Mellano, uno dei quattro studi professionali che ha redatto il documento, assieme a quelli del professor Carlo Alberto Barbieri e degli architetti Enio Matassi e Giuseppe Carità, “delle 412 osservazioni presentate, più i pareri espressi dall'Arpa e dalla provincia di Cuneo, 119 sono state accolte, 180 parzialmente accolte, mentre 133 non sono state accolte. Il numero importante di osservazione denota la partecipazione dei cittadini, che potranno ulteriormente pronunciarsi in fase di ripubblicazione del progetto, nel periodo in cui si raccoglieranno nuove osservazioni, verosimilmente sui contenuti di piano modificati”. L'architetto Matassi ha invece rilevato una delle peculiarità del nuovo piano regolatore, che contempla elementi di salvaguardia ambientale perché “ogni città ha bisogno, per respirare, di una quantità di verde cospicuo, sistemato nei punti in cui esso è necessario”.

Il sindaco: “Ipotizzare la Bra di domani”

Dopo aver ricordato la cronistoria dell'iter di formazione del nuovo piano regolatore, il sindaco Bruna Sibille ha ritenuto il progetto con “le caratteriste che gli permettono di ipotizzare la Bra di domani senza smarrire quella che già ci appartiene. Un documento che grazie al meccanismo della perequazione è giusto. Un piano che difende in maniera forte la specificità dell'ambito rurale e agricolo. Un progetto che scava nelle radici della nostra città, nella sua storia, per ricavarne un quadro di sviluppo che consenta, come scriveva Giovanni Arpino, di continuare a vedere Bra come una distesa di aree urbanizzate che dalla collina sono rotolate a valle sino alla pianura, garantendo alla città di assumere le qualità dell'una e i pregi dell'altra”.
“Una delibera basilare per lo sviluppo economico e la tutela del paesaggio” è stata invece definita dal presidente della commissione urbanistica Marco Ellena (Progetto Bra), che ha ricordato il percorso di analisi delle osservazioni attraverso quarantaquattro intense sedute della commissione che lui ha presieduto: “Si è trattato di un lavoro svolto sempre in modo corretto e nella massima professionalità da parte di tutti i componenti. Siamo partiti da una buona base, ovvero dal progetto preliminare di piano approvato nel 2009, anche se dall'esame delle osservazioni sono emerse nuove problematiche. Oltre agli aspetti ambientali e un occhio particolare per zone rurali e parte collinare, abbiamo prestato massima attenzione alle esigenze della frazione Pollenzo, così come abbiamo definito una nuova perimetrazione del centro storico in direzione della collina, anche se più che al centro storico si deve pensare alla salvaguardia della città storica”, suggerendo però alla giunta di voler considerare una maggior gradualità nell'applicazione dell'Ici “che tenga conto dei tanti e lunghi passaggi dell'iter di approvazione del nuovo piano”.

Variazioni dal 2009

“Nel 2009 si fece un lavoro troppo affrettato, sembrava infatti mancare una visione d'insieme. Con la nuova amministrazione la scelta fu quella di raccogliere le osservazioni, elaborare il documento, modificarlo e migliorarlo, iniziando un lavoro di approfondimento serio, con obiettivi chiari, volti a trovare le criticità del progetto approvato” - ha ricordato il capogruppo Pd, Claudio Gallizio, prima di mettere in evidenza come “importanti sono stati il superamento di quanto previsto dalla legge Gozzini e dalla chiusura del piano degli insediamenti produttivi di corso Monviso, nato nel 1975 con criteri non più attuali”.
Non d'accordo il consigliere Gianni Comoglio (Progetto Bra), secondo il quale “l'attuale maggioranza non aveva mai dato il proprio assenso alle diverse fasi di approvazione del precedente preliminare di piano, uscendo addirittura dall'aula consiliare, mentre il progetto che si è portato in approvazione affonda inequivocabilmente le sue radici in quel documento”, tanto da far ritenere il consigliere Gian Massimo Vuerich (Pdl) “intaccato in minima parte l'impianto di base del documento del 2009”, prima di sottolineare l'importanza del censimento e della tutela delle caratteristiche delle cascine storiche.
Per Pietro Ferrero (capogruppo Con Sibille per Bra) “se il percorso di approvazione del preliminare di piano nel 2009 non fosse stato “stop and go”, con fasi di stasi e forti accelerazioni in fase di approvazione, forse quella minoranza avrebbe espresso una valutazione diversa”, mentre per Guido Gaia (Pd), dall'approfondimento delle osservazioni, “è nato un nuovo progetto preliminare”.

Approfondito esame in commissione urbanistica

Secondo Roberto Russo (Pdl) si tratta di un “piano con importanti ricadute sugli insediamenti produttivi del territorio, che ha tenuto conto delle esigenze infrastrutturali, come ad esempio il collegamento tra le tangenziali di Bra e di Sommariva Bosco o la circonvallazione di Pollenzo. Progetto che permette di dare risposte fattive e concrete alle nostre esigenze per molti anni, anche se è importante ora che si possa chiudere celermente l'iter di approvazione”, mentre Claudio Lacertosa (Progetto Bra) ha definito il documento “un piano regolatore sostenibile e qualificato, nella speranza che possa servire da concreto volano per l'economia di questo territorio”. Dello stesso avviso anche il capogruppo di “Bra domani” Davide Tripodi, che ha ricordato il tanto lavoro e gli approfondimenti compiuti in commissione urbanistica, con considerazioni analoghe a quelle espresse dal capogruppo della Lega nord, Valter Bergesio.
Nella stessa seduta il consiglio ha variato poi un piano particolareggiato relativo all'area tra via Piumati e la stazione ferroviaria, che consentirà la realizzazione di un prolungamento della strada parallela alla ferrovia che si congiungerà con via Silvio Pellico. Al voto, favorevoli i gruppi di maggioranza e il gruppo di Progetto Bra, astenuti gli altri consiglieri, dopo che Gian Massimo Vuerich (Pdl) aveva messo in rilievo come nutrisse “seri dubbi sul progetto di interramento dei binari. L'astensione è dovuta al fatto di non poter vedere con chiarezza la possibile sovrapposizione tra questo progetto e un eventuale sottopasso nella zona dello scalo merci, che rappresenta un'alternativa maggiormente praticabile per superare il passaggio a livello”. (rg)
 

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