«Carissimi studenti, oggi è la festa di San Luca, l'evangelista che era discepolo e collaboratore dell'apostolo Paolo. Ma egli fu anche un medico che curava gli ammalati, e allora ecco che questo giorno, in cui inauguriamo il nuovo anno accademico del corso universitario di Terapia occupazionale, può diventare un punto di partenza importante per il cammino che state per iniziare».
Con queste parole l'arcivescovo di Vercelli, Marco Arnolfo, ha rivolto il saluto ai futuri terapisti occupazionali nella messa celebrata mercoledì 18 ottobre al Santuario del Trompone. Un appuntamento importante per dare il via all'anno accademico anche del nuovo Corso di Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Medicina e Chirurgia di Roma, che ha sempre sede presso la Casa di cura “Mons. Luigi Novarese” di Moncrivello.
Nel 2017 si celebra il ventennale del riconoscimento della professione del terapista occupazionale in Italia e il tradizionale appuntamento con l'Università ha assunto quest'anno un significato particolare.
«Voi ragazzi avete iniziato un cammino impegnativo – ha spiegato l'arcivescovo –. Perché avete scelto questa scuola? Quale motivazione vi ha spinti? Il Vangelo di oggi ci racconta dei 72 discepoli che Gesù mandò davanti a sé, a due a due, in ogni città dove stava per andare. A loro disse: curate i malati! Quei discepoli obbedirono perché si sentivano amati da Lui. Se voi studenti vi prenderete cura di chi soffre sentendo nei vostri cuori questo amore, ne sarete contenti e scoprirete il significato vero della vostra vita».
Nel sottolineare l'impegno dei Silenziosi Operai della Croce a favore degli infermi, monsignor Arnolfo ha ricordato l'insegnamento del loro fondatore, il beato Luigi Novarese, “l'apostolo dei malati” (San Giovanni Paolo II).
Terminata la celebrazione eucaristica, don Giovan Giuseppe Torre ha invitato gli studenti a prendere posto nell'Aula Magna per la Lezione Magistrale. La direttrice del corso di laurea in Terapia occupazionale, Renata Spalek, ha dato la parola al professor Francesco Landi, presidente del Corso di Laurea, medico geriatra e docente all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Nel definire la sede universitaria di Moncrivello «fiore all'occhiello della Terapia occupazionale in Italia», Landi ha ripercorso la storia di questa professione che, avendo come obiettivo la riabilitazione dei pazienti, li aiuta a reinserirsi nelle normali occupazioni dell'esistenza quotidiana migliorandone la qualità della vita.
Il moderatore generale dei Silenziosi Operai della Croce, don Janusz Malski ha spiegato che questo era anche lo scopo del beato Novarese. «Settant'anni fa egli lanciò la parola d'ordine della promozione integrale del malato, rendendolo consapevole dei suoi diritti e ponendo la sua figura al centro dell'assistenza medica». Nell'intervento conclusivo il dottor Claudio Solaro, primario della Casa di cura “Mons. Luigi Novarese” ha parlato dell'importanza della terapia occupazionale nel trattamento della Sclerosi Multipla.