TORINO, Lì 03-05-2016 – “UNC Piemonte invita i consumatori a prestare attenzione al fenomeno dei finti buoni d'acquisto ‘Zara'. Si tratta dell'ennesimo caso di spam di massa via web”. Esordisce così l'Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell'Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima associazione consumeristica italiana. “Il meccanismo è semplice: un messaggio su WhatsApp, su un gruppo o in una conversazione privata, la promessa golosa di una facile vincita e il click che parte immediato. È così che circolano sui telefonini degli italiani migliaia di offerte di improbabili buoni sconti da spendere presso le migliaia di negozi ‘Zara': i messaggi-esca arrivano corredati di tanto di faccine e di false “testimonianze” di chi ha già approfittato dell'offerta, il lettore distratto si fida e clicca sul link. A quel punto il telefono vibra e l'utente viene reindirizzato su una pagina che richiede, in cambio del buono da 150 euro da spendere in capi d'abbigliamento, di rispondere a una serie di domande”, aggiunge l'Avvocato Polliotto. Per poi proseguire: “Finite le domande, arriva un'altra richiesta: per ottenere l'accesso al buono occorre girare il questionario ad altri 10 amici o a 3 gruppi di WhatsApp. Questo quando il messaggio non viene inoltrato addirittura in automatico ai contatti memorizzati nella rubrica, senza che l'utente se ne accorga. Del buono, finora, nemmeno l'ombra: continuano ad aprirsi, invece, finestre e siti che offrono servizi in abbonamento. Terminato questo lungo iter telematico, l'ultima pagina avvisa che i buoni sono andati esauriti. Si tratta dell'ennesimo caso di violazione della privacy in termini di raccolta illecita di dati personali, pubblicità non gradita e iscrizione degli utenti a servizi a pagamento”, conclude l'Avvocato Polliotto.