In occasione della mostra L'ORIENTE DI ALBERTO PASINI (Museo Accorsi – Ometto, 7 febbraio – 29 giugno 2014), la Fondazione Accorsi – Ometto ospita una conferenza sul Principe egiziano Yussef Kamal (1882-1969), membro di spicco della famiglia reale e uno degli uomini più ricchi e raffinati del mondo.
La conferenza prende spunto dal fortuito ritrovamento, in un negozio di un antiquario torinese, della salsiera con il monogramma del Principe Yussef Kamal. Di questa affascinante storia e degli sfarzosi ambienti della corte egiziana, parlerà Sherif El Sebaie, titolare del corso extracurriculare di Lingua Araba, Civiltà e Arti dell'Islam al Politecnico di Torino.
“Mentre Alberto Pasini visitava l'Egitto negli anni sessanta dell'Ottocento” racconta El Sebaie, “ il paese si apprestava ad essere governato dal Khedive Ismail, nipote di Muhammad Ali Pascià, fondatore dell'Egitto moderno. Proprio Ismail avrebbe decretato la fine dell'universo dipinto dal celebre orientalista italiano dichiarando: "Il mio Paese non è più in Africa; noi siamo ora parte dell'Europa. È pertanto naturale per noi abbandonare le nostre antiche strade e adottare un nuovo sistema, adatto alle nostre condizioni sociali".
Nei festeggiamenti sfarzosi, nei gioielli esibiti, nei servizi apparecchiati ancora fino a settant'anni fa, si rifletterono a lungo le nuove “condizioni sociali” della monarchia egiziana, ormai pienamente occidentalizzata, cosi come sognato e voluto dal Khedive Ismail. Un mondo degno di una delle favole delle Mille e una notte, che finì bruscamente, travolto dal colpo di stato del 1952 che ne nazionalizzò i beni disperdendoli tra aste e confische. Nessuno meglio del Principe Yussef Kamal rappresentò questo spirito e questo mondo.
Discendente di Muhammad Ali il Grande, e figlio del principe Ahmad Kamal Pascià, il principe Yussef Kamal aveva un vasto patrimonio, era un fine conoscitore dell'arte orientale e occidentale ed era un avventuroso esploratore. I suoi viaggi in tutto il mondo servirono anche per arricchire la sua collezione di opere asiatiche e islamiche.
Fondatore e Presidente della società di belle arti, acquistò un buon numero di quadri impressionisti e istituì borse di studio per gli studenti egiziani che volevano perfezionarsi presso l'Accademia d'Egitto a Roma.
Il suo magnifico palazzo fu costruito da un architetto italiano, Antonio Lasciac, i cui edifici saranno illustrati, assieme ad altre opere di architetti italiani operanti in Egitto in quel periodo, in una mostra curata da Sherif El Sebaie che verrà inaugurata, un paio di giorni dopo la conferenza, al Castello del Valentino.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.