“Compito dello Stato è garantire la giustizia, ovvero perseguire la legalità, altrimenti cesserebbe la sua ragione di esistere. Questo perché la prima giustizia è il rispetto dell'uomo”. Queste le parole di monsignor Sebastiano Dho, vescovo emerito della diocesi di Alba, intervenuto ieri sera, martedì 28 settembre 2010, nella sala consiliare di palazzo civico a Bra. L'occasione, un'analisi dell'enciclica di Benedetto XVI, “caritas in veritate”, nell'intento di avere “una chiave di lettura particolare sulle complessità del nostro tempo”, come affermato in apertura dal presidente del consiglio comunale, Fabio Bailo, nell'ambito di una serie di incontri che permettono “specie a noi che in politica siamo spesso abituati a parlare, di fermarci ad ascoltare e riflettere”, secondo il sindaco di Bra, Bruna Sibille.
“Si tratta di un'enciclica sociale, con un'idea madre: lo sviluppo integrale dell'uomo, visto che ogni vita è vocazione. Viviamo in un'epoca in cui le disparità aumentano, anche perché ci si è affidati non solo all'economia ma alla finanza, ovvero al lucro per il lucro” - ha detto monsignor Dho, aggiungendo: “Il primo capitale da salvaguardare è invece l'uomo, la persona nella sua integrità. Mi fanno molta paura questi tentativi di localismo e di chiusura, proprio quando mai come in questo periodo è possibile aprirsi al mondo”. Nel mese di ottobre gli incontri nella sala consiliare di Bra proseguiranno con la presenza del patron di Eataly, Oscar Farinetti. (rg)
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