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domenica, 4 novembre 2012

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA "CINEMAI" - OMAGGIO A OTTAVIO MAI (1992-2012)

Rassegna cinematografica "CineMai" - Omaggio a Ottavio Mai

Tipo eventoSpettacoli - Cinema
Ora16:30
LuogoCinema Massimo - via Verdi 18, Torino
InfoPROGRAMMA PROIEZIONI “CINEMAI”
Cinema Massimo
Via Verdi, 18 – Torino
Telefono: 011.8138574
INGRESSO LIBERO

DOMENICA 4 NOVEMBRE:

• Ore 16.30
“Tea for two” – 16’ (fiction, 1989)
“Epitaffi” – 40’ (fiction, 1989)
“Un po’ di sud” – 27’ (fiction, 1986)

• Ore 18.30
“Contrappunti” – 23’ (fiction, 1987)
“Fiction” – 30’ (fiction, 1990; con Raffaella De Vita, Enza Fantini)
“Teatrante, musicante e saltimbanco” – 30’ (fiction, 1985; con Raffaella De Vita)

• Ore 20.30
“Più vivo di così non sarò mai” – 13’ (fiction, 1985; regia: Ottavio Mai)
“Messaggio” – 17’ (fiction, 1983; con Ottavio Mai e Giovanni Minerba)
“Partners” – 60’ (drammatico, 1990; con Giacomo Ravicchio, Maurizio Troppa, Enza Fantini)

• Ore 22.30
“Il ‘fico’ del regime” – 60’ (documentario, 1991; con Giò Stajano nei panni di se stessa)
“Stand by me” – 25’ (documentario sui matrimoni gay a Milano, 1992)

 

 

DESCRIZIONE MANIFESTAZIONE

 

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA “CINEMAI”
OMAGGIO A OTTAVIO MAI (1992-2012)

3-4 NOVEMBRE 2012
CINEMA MASSIMO – TORINO

INGRESSO LIBERO


In occasione del ventesimo anniversario dalla scomparsa di Ottavio Mario Mai, il Museo del Cinema di Torino, in collaborazione con il Comitato Arcigay di Torino a lui dedicato e con il Patrocinio della Città di Torino, presenta la rassegna cinematografica CineMai.

Il regista Ottavio Mai, che con le sue Opere ha contribuito in maniera determinante all'affermazione, tra gli anni ‘70 e ‘80, di un progetto culturale a tematica omosessuale, è stato inoltre fondatore, insieme all'attuale direttore Giovanni Minerba, del Festival di Cinema GLBT di Torino.

Nella figura di Ottavio Mai si fondono vita, arte, impegno politico e imprenditoriale, esattamente come nella società postmoderna di cui Mai sembra aver intuito e sfruttato prima di altri potenzialità e caratteristiche.

Secondo Giovanni Minerba e Alessandro Golinelli, registi del documentario “Ottavio Mario Mai” (2002) che verrà proiettato all'interno della Rassegna, «Ottavio Mai ha compreso che se l'omosessualità non è rappresentata nella società dello spettacolo e dei media che viene pian piano affermandosi, quella rappresentazione è ormai indispensabile, è l'unico segno, l'unica prova di esistenza. Allora eccolo riempire quel vuoto. Con i suoi film che, pur poveri e legati non casualmente ai nuovi mezzi elettronici, spaziano dal documentario alla fiction tradizionale, dal cortometraggio poetico al film sperimentale, e che parlano direttamente, senza mediazioni, di gay, travestiti, coppie, famiglie, tradimenti, battuage, e di “normalità omosessuale” attraversando tutti i generi, come nessuno aveva mai osato prima in Italia».

Gli anni di maggior impegno di Ottavio Mai vanno dal 1980 alla sua morte, nel 1992, quando la società dello spettacolo e della comunicazione prende definitivamente il sopravvento.

Ricordare oggi Ottavio Mai significa ripercorrere le sue Opere ravvivandone il ricordo, allo scopo di infondere linfa vitale all'inesausta dedizione di chi ha proseguito sul suo cammino e, soprattutto, di “educare” le giovani generazioni al concetto di tolleranza, rispetto, civiltà e passione per le cose belle.

Alberto Barbera, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, riassume così il cinema di Ottavio Mai: «Dopo aver visto cento volte La Ciociara (e cento volte cento altri film), disse che gli era parso naturale decidere di passare dietro la macchina da presa. C'era dell'altro, naturalmente: un di più rappresentato da un'istanza che potremmo definire “militante” se il termine non fosse destinato a suonare, nel contesto, in qualche modo riduttivo. Ma certo Ottavio Mai e Giovanni Minerba sono stati, sono, anche dei militanti, in senso e in forme tradizionali, sul fronte della lotta per il riconoscimento del sacrosanto diritto a vivere non più clandestinamente e colpevolmente la propria omosessualità. E militante, ma in senso lato, è anche il loro cinema».

La rassegna cinematografica CineMai darà il via ad una serie di iniziative culturali volte a tener vivo il ricordo di Ottavio Mario Mai.
A inizio novembre, un volume raccoglierà tre produzioni editoriali realizzate singolarmente negli anni passati e contenenti: poesie e racconti scritti da Ottavio Mai, accompagnati da una serie di contributi disciplinari, memorie e aneddoti firmati da personalità del mondo della cultura cinematografica che, avendolo conosciuto intimamente, ne hanno potuto apprezzare l'opera e il coraggio.
Un nuovo progetto editoriale punta invece alla realizzazione di una graphic novel, che racconti la vita e l'arte di Ottavio Mai sotto forma di romanzo a fumetti.
Inoltre, sono già in fase organizzativa due importanti manifestazioni che si svolgeranno in prossimità dell'edizione 2013 del Torino GLBT Festival: una serata/evento con la partecipazione straordinaria di grandi ospiti legati al ricordo di Ottavio Mai e una mostra dei quadri originali tratti dal film-poesia Più vivo di così non sarò mai (1985).

Per maggiori informazioni su Ottavio Mario Mai:
http://www.cinemagay.it/autori.asp?idautore=10380

Informazioni e contatti: http://www.arcigaytorino.it/cinemai
Pagina Facebook: Cinemai

VIDEO OMAGGIO A OTTAVIO MAI:
http://www.youtube.com/watch?v=Ej0LDQx7raI

 

 

 

PROGRAMMA MANIFESTAZIONE

 

 

 



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