home piemontepress perche' aderire promotori testate la forza contatti
LoginRegistrati
Home Karon Home
karon
karon




 
SPETTACOLI - TEATRO Precedente  Successivo
 
08/10/2025LP
 
Appuntamento nell'ex fabbrica tra Aurora e Barriera di Milano
 
DA SABATO 17 OTTOBRE «UNICUM», LA NUOVA RASSEGNA TEATRALE DI ONDA LARSEN A SPAZIO KAIROS
 
Si prosegue fino al 10 maggio 2026
 


Si chiama «Unicum» la nuova stagione teatrale organizzata da Onda Larsen. Allo Spazio Kairos, ex fabbrica convertita in teatro in via Mottalciata 7, tra Barriera di Milano e Aurora, prende il via venerdì 17 ottobre.

In cartellone, fino al 10 maggio, 27 spettacoli, selezionati in giro per l'Italia: sono proposti da compagnie e artisti del panorama indipendente e spiccano per creatività e innovazione proposta sul palco. Si inizia con "Dieci modi per morire felici" dell'Associazione teatrale Autori Vivi dell'Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, e con un testo molto apprezzato da pubblico e critica, scritto e diretto da Emanuele Aldrovandi e interpretato da Luca Mammoli.

Poi, da Bologna, arriva Angelo Colosimo con il suo "A.s.p. Armata Spaccamattoni", da Milano giungono allo Spazio Kairos Fabrizio Martorelli, che propone "Canto di Natale" di Charles Dickens oltre a una masterclass dedicata a "La parola dell'attore: agire e scrivere per la scena", e Massimiliano Loizzi, con "Fabulae - Un monologo sulla disparità di genere". Chronos3 / Industria Scenica di Brescia presenta "A casa lo sapevo", mentre Teatri d'Imbarco di Firenze torna a Torino con "Quanta strada ha fatto Bartali!".

Peculiarità della rassegna è, da sempre, l'attenzione alle compagnie torinesi: c'è LabPerm che presenta un testo liberamente ispirato a "Istruzioni per rendersi infelici " di Paul Watzlawick, Crab Teatro con "Memoria del vuoto", dall'omonimo romanzo di Marcello Fois, e la compagna Operazione Miro con "Oasi Kebab".

La rassegna torna a proporre la settimana della stand up comedy, genere che riscuote sempre più interesse, soprattutto tra i più giovani. È in calendario, quest'anno, dal 5 marzo: all'interno è previsto il debutto nazionale di "Jukebox comedy" di Giulia Pont, "Recital" di Walter Leonardi, l'anteprima regionale di "Oh my gods" del torinese Francesco Giorda, e "Flusso d'incoscienza" con Paolo Faroni.

La chiusura della stagione, a maggio, sarà invece affidata al debutto nazionale di Onda Larsen, ancora in fase di creazione. A novembre invece viene riproposto anche "Una cena d'addio", successo internazionale di cui, in Italia, proprio Onda Larsen ha i diritti.

Prevista anche una rassegna dedicata ai bambini: prevede, dal 2 novembre, 9 titoli. Tra questi, l'anteprima nazionale di "Sfavola - la non favola di tre non supereroi" scritto da Lia Tomatis e un appuntamento speciale, il 22 marzo, in occasione della Giornata Mondiale per la sindrome di down: viene presentato "Despresso" del Collettivo Clochart di Trento, scritto e diretto da Michele Comite, con protagoniste Viviana , una ragazza che sta vivendo la depressione e Giorgia, una ragazza con la Sindrome di Down.

La rassegna
Unicum è un avvenimento, fenomeno che si verifica una sola volta, del tutto eccezionale e irripetibile: «Un concetto che è l'anima stessa del teatro e spettacolo dal vivo che, seppur nelle repliche di uno stesso spettacolo, non è mai uguale a se stesso» spiega Riccardo De Leo, vicepresidente di Onda Larsen. La stagione vuole, infatti, presentare serate uniche, momenti che non possono tornare e lasciano a bocca aperta, fuori dall'ordinario, appuntamenti di spettacoli dal vivo che, per la loro stessa natura, sono fatti per essere condivisi. «Uno degli nostri obiettivi, infatti, è restituire al teatro la sua funzione di piazza e di incontro» continua De Leo.
Unicum infine vuole richiamare dal titolo le realtà di teatro indipendente coinvolte: diverse tra loro, sperimentatrici in infinite direzioni e, dunque, uniche: «Uniche perché, da sempre, grazie a queste loro peculiarità, rappresentano la più grande spinta al fermento creativo e innovatore del teatro».
La rassegna è organizzata da Onda Larsen, compagnia teatrale torinese che, dal 2008, produce spettacoli, organizza rassegne e "(per)corsi di teatro" per grandi e piccini, con il sostegno di Fondazione Crt sviluppo e risorse ed Eppela. Partner dell'iniziativa sono Arci Torino, Torino Fringe Festival, C.ar.pe e Taffo.
Informazioni: 3514607575 (anche whatsapp), biglietteria@ondalarsen.org, www.ondalarsen.org.

TUTTI I TITOLI DELLA STAGIONE

17 OTTOBRE ore 21
DIECI MODI PER MORIRE FELICI
Associazione teatrale Autori Vivi, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
Scritto e diretto da Emanuele Aldrovandi
Con Luca Mammoli
Scenografia di Francesco Fassone
Durata 100'
DIECI MODI PER MORIRE FELICI
Ideazione e regia Emanuele Aldrovandi
Con Luca Mammoli
Drammaturgia Emanuele Aldrovandi e Jacopo Giacomoni
Scenografia Francesco Fassone
Collaborazione alla realizzazione scenografia Jessica Koba
Costumi Costanza Maramotti
Collaborazione alla realizzazione costumi Nuvia Valestri
Musiche Riccardo Tesorini
Grafiche Lucia Catellani
Produzione Fondazione Associazione teatrale Autori Vivi, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
Con il sostegno di Fondazione I Teatri Reggio Emilia

Il mondo è sì un palcoscenico sul quale recitiamo le nostre parti, ma è anche un grande gioco in cui sfidiamo il destino, mostriamo le nostre abilità, vinciamo, perdiamo, bariamo. E se potessimo ripartire dal via? Avere un'altra vita per giocare ancora il mondo?

Dieci modi per morire felici è uno spettacolo-gioco in cui dieci spettatori hanno la possibilità di sperimentare una nuova vita, dalla nascita alla morte, compiendo scelte che influenzano l'andamento dello spettacolo, con un solo obiettivo: morire felici.
Come fare? Sopravvivere da soli o unirsi agli altri? Scommettere e forse perdere tutto o essere parsimoniosi? Rispettare la legge o abbandonarsi all'illegalità? Affidarsi al destino – impersonato dal resto del pubblico – o al calcolo? Assecondare i propri istinti o lottare contro di essi?
Un'ora di teatro per vivere un'altra vita. Un bis di esistenza tra gioco e spettacolo per riflettere insieme sulle regole che ci fanno stare al mondo e sulle possibili attribuzioni di senso alla nostra vita.

Biografia

Emanuele Aldrovandi (Reggio Emilia, 1985) è autore e regista per il teatro e per il cinema.
Laureato in Filosofia e diplomato all'Accademia Paolo Grassi di Milano, dal 2010 a oggi i suoi testi teatrali hanno vinto numerosi premi fra cui Tondelli, Hystrio e Pirandello, sono stati messi in scena nei principali teatri italiani e sono stati tradotti, pubblicati e rappresentati in inglese, tedesco, francese, spagnolo, polacco, sloveno, ceco, croato, rumeno, catalano e arabo.
Le più recenti produzioni internazionali sono Isabel Green al Festival di Avignone 2023, Sorry if we didn't die at Sea al Park Theater di Londra, sempre nel 2023, e Kamikaze al Dramma nazionale di Rijeka nel 2024.
Ha lavorato fra gli altri con Serena Sinigaglia (Isabel Green, La Peste di Camus, Le nostre anime di notte), Silvio Peroni (Il Mago di Oz, Molto rumore per nulla, La pace non è mai stata un'opzione), Teatro dell'Elfo (Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Tamburi nella notte, Robert e Patti, Il seme della violenza) e la compagnia MaMiMò (Homicide House, Nessuna pietà per l'arbitro, La donna più grassa del mondo).
Nel 2020 ha fondato l'Associazione Teatrale Autori Vivi, con la quale sta portando in scena alcuni dei suoi testi, curandone la regia e seguendone sia gli aspetti produttivi che la distribuzione: Farfalle (2021, con ERT e Teatro dell'Elfo), L'estinzione della razza umana (2022, con Teatro Stabile Torino), Dieci modi per morire felici (2023, con I Teatri di Reggio Emilia), Come diventare ricchi e famosi da un momento all'altro (2024, con ERT e Teatro Stabile Torino), Scusate se non siamo morti in mare (2025, con LAC Lugano)
Per il cinema ha scritto e diretto tre cortometraggi che sono stati presentati in numerosi festival nazionali e internazionali, ricevendo svariati riconoscimenti, fra cui il Nastro d'argento nel 2021 per Bataclan.
Nel 2024 è uscito il suo primo romanzo, Il nostro grande niente, pubblicato da Einaudi Stile Libero e vincitore del Premio John Fante e del Premio Severino Cesari Opera Prima.
Insegna all'Accademia Paolo Grassi di Milano e alla Scuola Holden di Torino.

SPECIALE HALLOWEEN
31 OTTOBRE ore 21
TRICKS OR TITS - CABARESQUE SHOW
Cherry and Carmilla Show (TO)
Dai 16 anni in su

2 NOVEMBRE ore 16,30
TREMOTINO
FdC Teatro (TO)
Liberamente tratto dalla fiaba dei Fratelli Grimm
Scritto e diretto da Amos Mastrogiacomo
Con Amos Mastrogiacomo ed Elisa Mina
Durata 50'

Teatro di figura e attori
Dai 5 anni in su
MERENDA ORE 16
In un mondo come quello che stiamo vivendo in cui la figura genitoriale controlla minuziosamente quello che può fare o sapere il proprio bambino, il nostro obiettivo è quello di attivare il pensiero del minore attraverso una storia colorata e semplice, che li faccia riflettere su chi sono le persone intorno a loro. Nei cartoni c'è un cattivo, perché cattivo, ed un buono, perché è buono. Ma cosa decreta questa caratteristica, spesso, la prima impressione, la sua presentazione. Nella vita reale, invece, una volta che si impara a conoscere qualcuno si cambia persino la propria opinione.
Questa storia tratta liberamente dalla favola dei “Fratelli Grimm” racchiude perfettamente questo pensiero di cambiamento.
Auridice è una fanciulla grande lavoratrice con tanti sogni riguardanti il mondo nobile e reale. Il padre decide che è tempo di darle una vita migliore. Giunto dal re, però, racconta una grande frottola: “Mia figlia è in grado di filare oro dalla paglia”. Il re invita Auridice a palazzo dandole una chance per diventare sua sposa, ma prima dovrà filare per lui. La fanciulla è presa da sconforto quand'ecco che una strana e bizzarra creatura sembra in grado di toglierla dai guai.

COMPAGNIA
Dal 17 ottobre 2013 l'associazione ha calcato i palcoscenici come “Fuori dal(la) Comune” grazie all'incontro, tra i banchi di scuola, di venti ragazzi amanti del teatro.
Dal 1 Febbraio 2022 "FdC Teatro" comincia la sua attività professionale, impegnandosi in attività sociale e di spettacolo, dando l'opportunità ad enti e gruppi non formati di avere una casa che li permetta di esibirsi.
Nel 2024 mette in scena i suoi primi spettacoli professionali e gestisce la rassegna teatrale per famiglie di Castiglione Torinese “Per fare il teatro ci vuole un fiore”.

7 NOVEMBRE ore 21
L'ARTE DI RENDERSI INFELICI
LabPerm (TO)
Liberamente ispirato a Istruzioni per rendersi infelici di Paul Watzlawick
Scritto e diretto da Domenico Castaldo
Con Giulia Berto, Domenico Castaldo, Marta Laneri, Zi Long Ying
Durata 60'
Questa nuova messa in scena del LabPerm dà vita ad una sorta di manuale -vivente- utile a chi ha raggiunto la felicità in questa vita e vorrebbe scoprire come bilanciarla con un tocco di inferno quotidiano. Come ci si circonda di nemici?
Come ci si procura dolori, collere, dispiaceri e così via?
Insomma si vedranno sulla scena le istruzioni pratiche per una sana infelicità da spargere in questa valle di gioia e sorrisi.
L'inferno si presenta come il luogo prediletto del divertimento, dell'arte, dello svago e questo lavoro ne incarna una attenta disamina grazie alla guida del prof. Paul Watzlawick, che ha stilato una serie di esempi ironici e paradossali nel volumetto “Istruzioni per rendersi infelici”, nato dalla sua esperienza alla scuola di Pragmatica della Comunicazione Umana di Palo Alto – California. Con L'Arte di Rendersi Infelici il LabPerm mette in scena il frutto di un'attenta osservazione su come l'essere umano, pur procedendo nel progresso tecnologico, si trovi in verità, paralizzato nella sua capacità di produrre agio, felicità in se stesso e negli altri.
Ne risulta dunque uno spettacolo, un divertito studio e degli utili esempi, per diventare esperti d'inferno e...senza fretta, con tutto il rispetto possibile, con i nostri tempi...uscirne.


9 NOVEMBRE ore 16,30
MAGO J SHOW
Mago J (TO)
Scritto e realizzato da Jefte Fanetti
Durata 60'
Magia/comicità
Dai 3 anni in su
MERENDA ORE 16
Lo spettacolo di magia comincia da un fazzoletto che non vuole sparire. Da qui inizia la ricerca della magia perduta, tra mosche finte e conigli che abbaiano, calzini ribelli e pupazzi irrispettosi, travestimenti e pasticci, scoprendo che i bambini sono più maghi del Mago J. Il pubblico diventa così protagonista di uno spettacolo teatrale coinvolgente, originale e divertente.
Bambini, adulti, nonni, nonne, zii, cugini e anche i vicini, tutti vengono travolti da un'esibizione non solo da vedere, ma da vivere in prima persona.
Fin dall'inizio con la musica appare un mago, ma non assomiglia di certo a Merlino, forse più a un merlo!
Dal primo momento i bambini cominciano a ridere delle sue sbadataggini e a meravigliarsi delle sue magie. Smetteranno di ridere solo a casa quando si metteranno a letto.
Uno spettacolo che ha superato le 1500 repliche. Nato da 25 anni di esperienze nei più svariati campi: mimo, teatro di strada, circo, teatro fisico, animazione, magia, giocoleria e acrobatica.
Prendendo tutti questi ingredienti e mettendoli nel frullatore della mente bacata del Mago J viene fuori un pot-pourri di demenzialità che sboccia nel suo show.
Un piatto da gustare dal vivo, servito con la gioia e la voglia di divertirsi propria dei bambini.

DEBUTTO NAZIONALE
15 e 16 NOVEMBRE ore 16,30
SFAVOLA - LA NON FAVOLA DI TRE NON SUPEREROI
Onda Larsen (TO)
Scritto da Lia Tomatis
Regia di Paolo Carenzo
Con Gianluca Guastella, Lia Tomatis e Riccardo De Leo
Durata 60'
Teatro di narrazione e interazione
Dai 5 anni in su
MERENDA ORE 16
“Nessuno si salva da solo” – monito e pungolo che risuona ovunque dalla notte dei tempi tanto da sembrare incontestabile, quasi banale. E, si dice, quando tutti l'avranno capito ci sarà la salvezza.
Eppure una voce contraria si alza da quella stessa notte dei tempi: “Sarà Uno che salverà tutti!”.
E, si sostiene, che sia divino o superumano, è l'Uno che va cercato, perché è l'Uno che indicherà, condurrà sulla strada della salvezza.
Due visioni di mondo, due rappresentazioni di umanità messe da sempre a confronto che, ben lungi dall'essere soluzione, sono esse stesse il germe del conflitto.

La terza voce sale dalle scoperte biologiche degli ultimi decenni e dalla moderna antropologia: “Nessuno è da solo”. Il verbo essere va qui inteso come esistere, realizzarsi, vivere.
Tecnicamente si usa il termine “condividuo”, per superare l'idea erronea dell'individuo a sé stante che può vivere/essere/svilupparsi da solo indipendentemente dal mondo. L'interdipendenza così evidente e ormai accettata dai più in campo biologico stenta, a volte, a prendere piede nelle scienze umane. Eppure è proprio qui il qualificante salto concettuale da “ognuno è e può dare il proprio contributo” a “ognuno è Uno solo in quanto persona”.
Il termine Persona implica l'essere fascio di relazioni con i simili e l'ambiente vicino e lontano, è costruzione ed evoluzione continua del sé.
Questa visione di mondo e di umanità, che si potrebbe anche riassumere con il motto della Gestalt: “Il tutto è più della somma delle parti”, è - se non vera in assoluto - sicuramente utile per trovare soluzioni efficaci ai problemi.
Questo è il percorso teorico e pratico che compiono Smemorina (la fata), Merlino (il mago) e Azzurro (il principe) che da super-eroi del passato, in piena crisi d'identità e in bolletta, nel tentativo di adattarsi ai moderni modelli di super eroi, infine si riconoscono – felicemente – semplici condividui, comprendendo che convivere significa creare comunità, cioè collaborare e condividere.
Azzurro abbandonerà la torre in cui si era volontariamente recluso non sentendosi adeguato e all'altezza del mondo fuori (proprio come troppi giovani oggi); Smemorina si spoglierà dei panni e dei ruoli fissi che le sono stati cuciti addosso per sostituirli con quelli che sente più adatti a sé; Merlino, alla ricorsa affannata - ma pasticciata e inconcludente - dell'intelligenza artificiale, affronterà il nuovo con più spirito critico e, essendo questa una “SFAVOLA”, il lieto fine ci sarà ma di fatto sarà un lieto inizio.

Sfavola non è solo uno spettacolo “per bambini”, ma per “condividui” di qualsiasi età, con un linguaggio comprensibile e coinvolgente per i più piccoli, ma costruito in modo da avere livelli di fruizione per permettere a tutti di riflettere su questi temi.
Quello che è certo è che bambini “sentono” di essere condividui forse ancora più profondamente degli adulti, perché sperimentano quotidianamente il valore della socialità, hanno esperienza dell'impossibilità della vita stessa senza il rapporto con il mondo circostante.
Loro lo sanno che ci sono i Merlino, gli Azzurro e le Smemorina che a volte hanno paura, che si sentono soli, incompresi, svalutati, dimenticati e, per questo, sanno capire molto bene che ognuno va valorizzato per ciò che è e può diventare in relazione e all'interno del mondo circostante.

I personaggi dello spettacolo sono Una Fata, Un Mago e un Principe azzurro, personaggi iconici estremamente riconoscibili, provenienti dalle favole del passato, ma inseriti in un contesto che rompe con gli schemi delle favole classiche. I personaggi, infatti, hanno una loro profondità psicologica, paure, desideri e “fanno i conti” con le nuove mode e i nuovi schemi narrativi: i bambini si appassionano ormai a eroi e personaggi fantastici diversi, gli stessi modelli di cui sono portatori sono superati. Insomma: i nostri protagonisti non c'è più lavoro nelle nuove storie che vengono raccontate.
Per una serie di eventi i tre personaggi si ritrovano bloccati nella torre in cui il Principe vive ormai da tempo immemore segregato e in solitudine: devono capire come uscirne, ma soprattutto devono capire, una volta usciti, cosa fare delle loro vite. Tra un goffo tentativo di fuga e un altro rifletteranno sul loro posto/ruolo nel mondo e sull'irrealistico e anacronistico progetto di essere un eroe: “Uno Solo che salva tutti è impossibile”– dice il Principe - “tempo fa ne ho parlato anche con Superman, anche lui dice che sono tutti matti!”. Una delle peggiori minacce di oggi è la solitudine che il concetto stesso di “individuo” porta con sé, e da quella non ci si salva da soli, né tantomeno grazie ad un solo eroe.

21 NOVEMBRE ore 21
A.S.P. ARMATA SPACCAMATTONI
Angelo Colosimo (BO)
Scritto da Angelo Colosimo
Regia di Roberto Turchetta
Con Angelo Colosimo
Durata 60'

Immersi nel tranquillo borgo di San Pietro in Scavatore, un piccolo paesino del meridione, dove il tempo sembra essersi ormai arreso, vivono da sempre i non più giovanissimi fratelli Bruzzano insieme alla loro madre. I due fratelli in un moto di cambiamento e necessità lavorative decidono di trasferirsi il 5 febbraio 2020 a Lodi in cerca di nuove opportunità, portando la madre con loro. Ma il loro viaggio segnerà l'inizio di qualcosa di ben più grande e imprevedibile. Poco dopo il loro arrivo, il mondo viene sconvolto da una pandemia senza precedenti, e tra i vicoli di San Pietro in Scavatore inizia a diffondersi la voce che sarebbero proprio i fratelli Bruzzano la causa di tutti questi disastri. Questa nuova e bizzarra teoria inizia a prendere piede su un gruppo di sprovveduti amici e frequentatori dell'unico Bar del paese, che formandosi in squadra soprannominata "L'Armata degli Spaccamattoni", decide di agire per il bene di tutti. Disobbedendo a tutti i divieti imposti durante la quarantena, i membri della banda mettono in piedi un piano folle per recuperare i fratelli Bruzzano da Lodi e riportarli nel loro habitat naturale, convinti che questo gesto possa riportare l'ordine nel mondo.
Ma il viaggio che li attende sarà pieno di ostacoli e scoperte inaspettate, la loro missione si annoderà con verità ben più complesse e misteriose di quanto avessero mai immaginato. Un racconto di amicizia, superstizione e cronaca, dove il confine tra realtà e folle immaginazione svelerà segreti e paure dell'uomo moderno.

28 NOVEMBRE ore 21
UNA CENA D'ADDIO
Onda Larsen (TO)
Scritto da Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte
Regia di Andrea Borini
Con Riccardo De Leo, Gianluca Guastella, Lia Tomatis.
Durata 90'

Pierre e Clotilde, si rendono conto di passare troppo del loro tempo a
vedere e frequentare persone che, oggi come oggi, non sceglierebbero più
di frequentare. E così decidono di darci un taglio: per ognuna delle persone
che vogliono lasciare fuori dalle loro vite organizzeranno una “Cena
d'addio” per salutare degnamente gli ex amici e lasciare in loro un buon
ricordo ma non tutto va come avevano previsto...
Una commedia inedita in Italia e tradotta dal francese appositamente
per la compagnia e di cui deterrà per due anni l'esclusiva italiana. Gli
autori sono gli stessi di “Le Prenom”, un grande successo internazionale sia
in teatro sia al cinema (in Italia il titolo è tradotto in “Una cena tra amici”).

30 NOVEMBRE ore 16,30
CHEAP CHIPS
Giorgia Dell'Uomo (TO)

Di e con Giorgia Dell'Uomo
Durata 40'
Mimo, giocoleria e circo
Dai 4 anni in su
MERENDA ORE 16
"CheapChips" nasce dall'idea di tornare ad un contatto con l'altro semplice ed autentico e per questo sceglie il linguaggio del clown che per eccellenza abbatte schemi e distanze per vivere a stretto contatto con chi ha di fronte. Non c'è quarta parete ma un'interazione continua e la storia va avanti grazie al pubblico stesso che è sia spettatore che elemento attivo. Pochi elementi scenografici e pochi oggetti, quelli necessari a stimolare l'immaginazione e la fantasia, per dare invece spazio alla relazione, al gioco e alle emozioni che nascono.
Il clown condivide con il pubblico il suo mondo interiore e insieme ad esso trasforma la sua esistenza, ritrovandosi protagonisti insieme.
BIO - Giorgia Dell'Uomo
Diplomata ai quattro anni del programma “Performing Art University Torino” presso l'Atelier Teatro Fisico di Philip Radice. È ora assistente pedagogica e insegnante presso l'Atelier Teatro Fisico.
Si forma e approfondisce in particolar modo lo studio del clown con: Jean Meningue (2009-2017), Vladimir Olshansky (2009), Emmanuel Gallot-Lavallèe (2011), Miloud Oukili (2012), Giorgio Donati (2014), Philip Radice (2014-2016), Rita Pelusio (2014), Jef Johnson (2016), Antonio Villella (2016-2020), Tardito/Rendina (2018-2019), Pierre Byland (2018), Gabriela Munoz (2019), Hilary Chaplain (2021), Hélène Gustin (2022-2024). Nel 2017 prende parte al corso professionale di 140 ore “Comicità e spettacolo” condotto da André Casaca.
Nel 2017 lavora come clown nel “Circosoluna”, circo itinerante con carovane e cavalli facendo il giro della Slovenia.
Nel 2018 insieme a Silvia Borello e Giulia Rabozzi fonda la compagnia The Clown Angels e nel 2021 debutta con lo spettacolo di clown e teatro fisico “Bang Bang!” replicato in molti festival in Italia e all'estero.
Dal 2022 collabora con il Network Pagliacce alla realizzazione del “Pagliacce Festival”.
Nel 2022 vince il bando di borsa di studio per una residenza presso il Teatro C'Art, durante la quale sotto l'occhio esterno di André Casaca inizia lo sviluppo del lavoro che darà vita a “CheapChips”.
È formatrice presso l'associazione Educatori senza frontiere, nella quale tiene regolarmente laboratori sull'importanza del corpo, del movimento e del teatro nella pratica educativa.
È stata responsabile di progetti di clown e teatro in ambito sociale in Italia, Romania, Albania, Honduras, Brasile e Bolivia.

6 DICEMBRE dalle ore 14 alle ore 18* l'orario potrebbe subire variazioni
LA PAROLA DELL'ATTORE: AGIRE E SCRIVERE PER LA SCENA
Fabrizio Martorelli (MI)

Masterclass dedicata agli attori e autori sull'interpretazione del testo. Il laboratorio si focalizzerà circa le fasi del lavoro su un testo: scrittura, analisi, messa in scena e interpretazione, con focus sul monologo come strumento espressivo e relazionale potente.

12 DICEMBRE ore 21
CANTO DI NATALE
Fabrizio Martorelli (MI)
Tratto da Canto di Natale di Charles Dickens
Adattamento di Fabrizio Martorelli
Regia di Antonio Mingarelli
Con Fabrizio Martorelli
Durata 60'

Chi di noi vorrebbe davvero tornare indietro e trovarsi spettatore delle proprie sconfitte? Quante volte pensiamo con raccapriccio e vergogna al momento in cui abbiamo la coscienza di aver sbagliato e scacciamo via lontano quel pensiero, come se scottasse nella testa. Davanti a un brutto ricordo il nostro primo desiderio è che il ricordo sparisca dalla nostra memoria, il secondo è quello di tornare indietro per riviverlo e poter fare diversamente.
Ebenezer Scrooge è costretto a rivivere queste febbri come nel momento in cui accaddero, ripercorre gli errori della sua vita passata e tocca con mano quali saranno le terribili conseguenze del suo agire. Ma questa coercizione è in realtà l'occasione di ravvedersi, di cambiarsi. Con lui, in questo vorticoso viaggio nel tempo, i protagonisti di questa storia fantastica saranno gli spettri, entità ormai senza vita che nella notte di Natale provocheranno il riscatto dell'uomo; i fantasmi, come metafora di un'inconoscibile che permea il tempo passato presente e futuro, sono il 'medium' dell'irrazionale che domina il reale. Guide attraverso la conoscenza (non la coscienza) di se stessi.
La possibilità di Scrooge è quella di permeare se stesso: scendere fino in fondo al suo coraggio, incontrare sè bambino, rivedere l'unica donna che abbia amato, capire tutti gli annullamenti che ha fatto, sta facendo e farà in vita. E alla fine superare la prova di un cambiamento con l'unica dote che i suoi visitatori ultraterreni non hanno: l'umana vitalità.

In scena un solo attore a interpretare tutti i personaggi, quasi a voler dare un'unica voce, un'unica grande intensità a tutte le anime che popolano il racconto. La scena è una immaginaria soffitta, luogo della memoria all'interno del quale il narratore, in una sorta di smarrimento, rievocherà tutta la storia in una frenetica possessione. Nella quale ogni dialogo prende forma di monologo, come a sottolineare non solo la solitudine da cui parte il protagonista, ma anche la necessaria relazione e l'incontro con l'altro che inevitabilmente lo modificherà.

14 DICEMBRE ore 16,30
LA MAGICA SOFFITTA DI STELLA
Tita Giunta e Fabio Rossini (TO)
Scritto e diretto da Tita Giunta
Con Tita Giunta e Fabio Rossini
Durata 60'
Teatro di narrazione e interazione
Dai 5 anni in su
MERENDA ORE 16

Stella e suo papà si ritrovano nella vecchia soffitta di casa e decidono di raccontare una storia giocando a trasformarsi nei protagonisti. C'è un armadio magico in una grande stanza vuota e, al di là dell'armadio, un regno fantastico da esplorare: è il regno della terribile Strega Bianca, la regina delle Nevi. Quali incredibili avventure vivranno i personaggi del racconto? Sarà meraviglioso per Stella vivere un rapporto di complicità, gioco e magia con il suo adorato papà.

SPECIALE EPIFANIA

6 GENNAIO ore 16,30
TUTTI A SCUOLA! LA BEFANA VI ASPETTA
Michela Di Martino (TO)
Liberamente tratto dal libro di Nicoletta Asnicar
Di e con Michela Di Martino
Durata 50'
Teatro di narrazione e interazione
Dai 2 anni in su
MERENDA ORE 16

Poter aiutare la Befana, è un'occasione imperdibile! Mancano poche ore alla notte dell'Epifania, ma quest'anno c'è un grosso problema, la Befana ha la febbre! Gommose alla fragola, Orsetti di gelatina, ovetti mille gusti. Come farà a distribuirli? Avrà bisogno di un valido, o una valida aiutante e così decide di fare un concorso. Tante letterine arriveranno nella sua buca delle lettere, ma tra tutte sceglierà quella di Annì, una bimba di 6 anni, molto determinata e con tanta voglia di imparare. E così, la Befana, tra uno fazzoletto e l'altro, insegnerà i segreti della “befaneria”.
Uno spettacolo che affascina i più piccoli avvicinandoli al personaggio misterioso e quasi temuto della Befana. Il divertimento è assicurato, così come i dolcetti!!!
Pensato per i bimbi dai 2 fino ai 6 anni.
I piccoli verrano coinvolti anche sul palco come aspiranti aiutanti della Befana.
Impareranno qualche segreto della Befana e con l'incantesimo cantato “Ad ognuno
il suo dolcetto”, impareranno persino a volare!

Michela Di Martino ,
nata a Napoli e residente a Torino dall'età di 10 anni. La sua attività
poliedrica spazia dalla recitazione teatrale alla conduzione televisiva,
passando per il doppiaggio, la scrittura e la partecipazione attiva a eventi
istituzionali e sociali.
Cresciuta in una famiglia di musicisti, Michela inizia il suo percorso artistico
sin da giovanissima: a soli 11 anni entra al Conservatorio “Giuseppe Verdi”
2di Torino, dove studia pianoforte per cinque anni, per poi orientarsi
definitivamente verso il teatro. Si forma all'Accademia di Recitazione Sergio
Tofano di Torino, affinando la propria tecnica con maestri di rilievo come
Mamadou Dioume (storico collaboratore di Peter Brook) e Danny Lemmo,
costruendo così un profilo artistico solido e riconosciuto.
Si specializza inoltre nel doppiaggio frequentando il Centro D, scuola
fondata da Danilo Bruni, e completa la sua preparazione con una Laurea
Magistrale in Teatro e Arti della Scena presso l'Università degli Studi di
Torino.
Ha collaborato per oltre dieci anni con Rai Torino, prendendo parte a
programmi per ragazzi come “L'Albero Azzurro”, “Oreste, che storia!” e
“Natale Show”, prestando la voce a numerosi personaggi – tra cui Zarina – e
partecipando alla nuova serie RAI “Piccolo Mostro”, di cui è voce
protagonista. È inoltre speaker per importanti campagne pubblicitarie e
istituzionali legate a realtà come il Museo Egizio, la FIAT, Turismo Torino e
altre iniziative promosse dalla Città.
La sua carriera spazia dal teatro alla televisione, con ruoli in produzioni come
“C'era una volta Studio Uno” e la web fiction “06/3139”.
Nel 2016 prende parte alla produzione “I Tre Moschettieri”, kolossal teatrale
del TPE in otto puntate con registi di fama quali Gigi Proietti, Beppe Navello
e Ugo Gregoretti, andato in scena al Teatro Astra dal 18 febbraio al 1° maggio
2016.
Tra le sue esperienze più recenti, figura lo spettacolo dedicato a Cleopatra,
andato in scena nell'agosto 2024 all'interno della rassegna Teatro nelle Corti,
Nel 2023 ha pubblicato il libro per bambini C'è un alieno in città (Edizioni
San Paolo), presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino e in
numerose rassegne culturali italiane.
Michela Di Martino è inoltre spesso volto e voce di eventi chiave della città:
ha condotto momenti istituzionali e pubblici legati alle ATP Finals di Torino
ed è una presenza attiva in iniziative solidali, come il Raduno dei Babbi
Natale a favore dell'Ospedale Regina Margherita, dove porta entusiasmo e
umanità a sostegno dei più piccoli.
Nel 2023/2024 è stata speaker ufficiale delle Juventus Women.
Accanto all'attività scenica, porta avanti un importante impegno educativo e
formativo con corsi teatrali per bambini e ragazzi. Tra questi si segnala
Officina Teatro, laboratorio teatrale ospitato dalle OGR e pensato per
avvicinare i più piccoli all'uso consapevole della voce e del corpo, con finalità
educative .
È attualmente coinvolta anche in produzioni teatrali di rilievo, tra cui
collaborazioni con il Teatro alla Scala di Milano e nelle nuove produzioni Rai,
presso il Centro di Torino.

16 GENNAIO ore 21
MEMORIA DEL VUOTO
Crab Teatro (TO)
Dall'omonimo romanzo di Marcello Fois
Di e con Pierpaolo Congiu
Musiche di Ilaria Memmo
Illustrazioni di Luca Ferrara
Durata 55'


La vicenda efferata del bandito Samuele Stocchino che nella Sardegna del Ventennio fu considerato il nemico pubblico numero uno.
Marcello Fois nel suo romanzo racconta la vita di Samuele Stochino, bandito chiamato la tigre d'Ogliastra con i toni della tragedia: Samuele è l'eroe tragico che corre contro il suo destino. Vittima e insieme strumento del fato, incontra la morte e più volte le riesce a sfuggire.
Dopo l'apprendistato tra le file dell'esercito nella guerra di Libia partecipa alla Grande guerra, da cui uscirà come eroe decorato: la macchina di morte Stocchino è così pronta per affrontare i suoi nemici in patria.
Il bandito Stocchino delineato da Fois non è soltanto un sublimato dei miti intorno ai banditi sardi, ma è uno specchio in cui si può intravedere la forza bruta, l'istinto, la bestia presente in ognuno di noi e che solo la ragione può dominare
Testimoni muti della vicenda sono la morte e la luna piena nella notte di San- tu Sebaste, che vedranno l'inizio e la fine della disamistade.
A chi non conosce le cose di Sardegna, a chi vive nel continente, il nome del bandito Stochino non dice nulla. Ma si sa, c'è il mare di mezzo. Ancora oggi invece perdura il ricordo della Tigre, un po' primula rossa, un po' eroe solitario, un po' belva sanguinaria, un po' autore di grandi beffe ai danni soprattutto delle forze dell'ordine.
Ma la cosa curiosa è che tutti sostengono di averci avuto che fare in qualche modo. E nonostante fosse bandito e latitante, godette dell'appoggio della gente.
La messa in scena prende spunto dal romanzo e dalle forme teatrali che esso suggerisce. In scena un attore, narra questa storia dal sapore antico, a volte prendendo il ruolo di cantastorie, altre, calandosi nei panni del bandito, dei suoi nemici, dei suoi amici e delle molte donne, madri, fidanzate e sorelle che abitano la vicenda.
Tutto ciò in un paesaggio simbolico, lunare, luogo di una memoria antica ancora legata allo scontro tra l'uomo e la natura.
I diversi ambienti della vicenda saranno evocati dalle musiche di Ilaria Lemmo e dalle illustrazioni di Luca Ferrara, in un richiamo ai tableaux degli antichi cantastorie.
Tutto la vicenda e immersa in queste immagini, che proiettate sul fondo rievocano in maniera poetica i vari scenari della vicenda.

18 GENNAIO ore 16,30
AGATINA & PETRONILLA
Santibriganti (TO)
Scritto da Mariagrazia Cerra
Regia di Claudio Sportelli
Con Arianna Abbruzzese e Mariagrazia Cerra
Durata 60'

Teatro d'attore
Dai 5 anni in su
MERENDA ORE 16

Un viaggio di formazione di una bimba e una formica alla scoperta dell'economia circolare.
Come vedono i bimbi e le bimbe questa nostra Terra sempre più arsa e piena di cemento?
Quanta consapevolezza hanno sul rischio che stiamo correndo, continuando ad abusare delle risorse che abbiamo a disposizione?
Molti di loro sono abituati alle realtà virtuali di uno schermo e si stupiscono quando scoprono che sono le mucche a produrre il latte, le galline a fare le uova e che l'insalata non cresce direttamente sugli scaffali del supermercato.
Il loro stupore però, al contrario di quello degli adulti, è privo di giudizio, è curioso e aperto al nuovo e il teatro li aiuta a nutrire questa curiosità.
Grazie allo strumento dell' immedesimazione, si ritrovano nei panni delle due protagoniste e con loro guardano il mondo che le e ci circonda.
Il testo non ha la pretesa di sostituirsi alla didattica, le spiegazioni che si danno sono funzionali allo sviluppo della narrazione e il linguaggio utilizzato è comprensibile anche ai più piccoli.


LA TRAMA

Agatina è una bimba con le lentiggini e profumata come una fragola, ecco da dove deriva il suo soprannome Fragolina. Glielo ha dato la sua nonna.
Petronilla è una formica- agente speciale al suo primo incarico .
Agatina e Petronilla s'incontrano in un prato alle porte di una non precisata città.



L'incontro in realtà non è casuale ma è voluto dalla grande capa formica, del Gran Casato delle Montagne Ghiacciate d'Oriente, che invia la matricola 346446 in aiuto della bimba.
Perché? Perché quest'ultima ha la brutta abitudine di sprecare il cibo e di lasciare troppi rifiuti in giro, insofferente a ciò che la circonda ed ecco perché serve un agente speciale , o specializzato come dice lei, per farle capire che la Terra ci ospita e perciò dobbiamo rispettarla e non sporcarla, proprio come si fa quando si è in casa d'altri.
E così, dopo essere ricorsa al formulario magico, la formica Petronilla diventa grande come un “umano” e si scontra con la bimba, che dopo l'iniziale diffidenza (Agatina non è una bimba a cui la si fa facilmente) si fa attrarre dalla simpatia di Petronilla e delle sue compagne operaie. Il loro muoversi assomiglia a una danza e per Agata, che sogna di diventare una ballerina, la musica è la cosa più bella che c'è.
Così l'animale porta la bimba in un giro di perlustrazione della natura circostante, dove incontrano Scorri: la mucca che fa le puzzette riconvertibili in bollicine per l'aranciata e che s'intende di economia circolare, le api che pungono per difendere la loro famiglia e un pesciolino che rischia di rimanere soffocato da un sacchetto di plastica.
Meraviglia e discariche a cielo aperto si mescolano e portano Agatina e a vedere per la prima volta ciò che le sta intorno.
Chissà se la sua formica sarà riuscita così a portare a termine la sua prima Missione?

30 GENNAIO ore 21
OASI KEBAB
Operazione Miro (TO)
Scritto da Bruno Orlando
Regia di Operazione Miro
Con Bruno Orlando, Martina Michelini e Luca Catarinella
Durata 60'
In una notte di pioggia, un diciannovenne si finge un'altra persona per lavorare come cameriere presso la panineria ambulante Oasi Kebab. Lo chef Francesco lo istruisce sulla gestione della notte, mentre il ragazzo ha in realtà intenzioni criminali, supportato da Clarissa, unica cliente presente. Oasi Kebab esplora il disagio post-adolescenziale e il senso di vuoto tipico della Generazione Z, spesso paralizzata tra attesa e frustrazione, segnata dagli effetti della pandemia e da una crescente insoddisfazione mentale. La noia e l'incertezza sul futuro possono spingere a comportamenti avventati, riflettendo un malessere generazionale silenzioso ma profondo.

8 FEBBRAIO ore 16,30
ALLEGRO!
Matteo Cionini (TO)

Di e con Matteo Cionini
Durata 50'
Mimo e clownerie
Dai 2 anni in su
MERENDA ORE 16

“Chi pensa che la Musica Classica sia noiosa alzi la mano!”
Inizia così. E di solito molti bambini alzano la mano.
Alla fine dello spettacolo: “Chi pensa che la Musica Classica possa essere divertente, alzi la mano!”. Tutti i bambini alzano la mano, gli adulti sorridono.
“Allegro” è una festa, un gioco tra Mimo, Clown, Teatro di Strada, un po' di Micromagia, con due protagonisti assoluti: La Musica Classica e il pubblico: lo spettacolo è interattivo e molto coinvolgente.
Comico, surreale, leggero.
Dal 2008 questo spettacolo è stato replicato più di 500 volte in teatri, scuole, palestre, piazze, cortili. Ovunque, facendo ridere bambini, adulti, anziani.
Destinatari: 0 – 130 anni.

20 FEBBRAIO ore 21
FABULAE - un monologo sulla dis-parità di genere
Massimiliano Loizzi (MI)
Di e con Massimiliano Loizzi
Produzione Teatro della Cooperativa in collaborazione con Mercanti di Storie
Durata 90'

“Avrei voluto intitolarlo «il mansplaining spiegato alle donne», ma ci tengo alla mia incolumità e così ho preferito un titolo più fiabesco che piace alle donne (sono ironico, nda)!”
Come si puo' raccontare uno dei temi più dibattuti della nostra società senza risultare retorico o nella peggiore delle ipotesi senza fare mansplaining? Raccontando la storia delle favole, con la sua evoluzione nei secoli che ci racconta il cambiamento della condizione della donna nel tempo.
Dalle primissime forme di narrazione orale alle raccolte scritte di Basile e Perrault, fino alle più moderne favole dei fratelli Grimm, Andersen e infine Walt Disney che ha cristallizzato la sua versione delle storie, molto diversa da quelle delle origini.
Fabulae svelerà quanto spaventosamente poco sappiamo dell'universo delle fiabe e ci racconterà i terribili segreti dietro l'origine del mito: storie fatte di violenza, sesso, tradimenti e stupri dove la donna è sempre e solo assassina, traditrice, moglie, serva o schiava.
E forse è ora che le nostre storie vadano nuovamente e per l'ennesima volta cambiate e
“aggiornate” perché da sempre si adattano ai tempi che devono raccontare.

Un comedy show che intreccia satira, ironia, poesia e denuncia, raccontando in modo irriverente, spassoso e a tratti toccante, un tema fondamentale della nostra società.

Massimiliano Loizzi attore, comico, autore, 40 anni superati da un po',
milanese d'adozione, è volto noto de il Terzo Segreto di Satira, protagonista delle due stagioni di Sandro in coppia con Francesco Mandelli, il suo primo film da protagonista con il collettivo, Si muore tutti democristiani, è su RayPlay.
Autore dei romanzi Quando diventi piccolo edito da Rizzoli/Fabbri Editori, e di Maledetta primavera e La Bestia edito da People, scrive una rubrica settimanale per FanPage.it
Ha curato per due anni la copertina di Piazza Verdi su RadioRai3

È autore, interprete e regista degli spettacoli della compagnia Mercanti di Storie in collaborazione con il Teatro della Cooperativa di Milano: attualmente in distribuzione con la serie di tre monologhi di teatro civile il Matto, gli spettacoli di satira e comedy show, e la riscrittura de L'Opera da tre soldi.
Attore della compagnia Stabile/Mobile di Antonio Latella, per diverse stagioni; ha collaborato fra gli altri con Renato Sarti, Paolo Rossi, Tullio Solenghi, Matteo Tarasco, PierPaolo Sepe, Riccardo Goretti, Corrado Accordino, Lino Musella.

È interprete di svariati film, fra cui, nel 2024, Zamora di Neri Marcorè e I Soliti Idioti 3.

22 FEBBRAIO ore 16,30
LO SCIENZIATO NEL CILINDRO
Mulino ad Arte (TO)

Di e con Andrea Vico
Regia di Daniele Ronco
Durata 60'
Teatro di interazione
Dai 3 anni in su
MERENDA ORE 16


Lo scienziato nel cilindro
Un viaggio tra scienza e magia

Uno spettacolo sorprendente e interattivo che unisce il fascino della magia con la meraviglia della scienza. Sul palco un prestigiatore-scienziato trascina il pubblico in un laboratorio da sogno, dove formule, reazioni e principi scientifici prendono vita con effetti spettacolari e inattesi. Tra esperimenti “esplosivi”, nuvole in bottiglia e razzi ad acqua, grandi e piccoli scopriranno che la scienza può essere emozionante come un gioco di prestigio.

Con un linguaggio semplice e divertente, lo spettacolo accompagna bambini e famiglie in un'avventura che mescola conoscenza e divertimento, meraviglia e scoperta, lasciando il pubblico con la sensazione che dietro ogni magia ci sia un piccolo grande segreto scientifico tutto da svelare.

SETTIMANA DELLA STAND UP COMEDY
DEBUTTO NAZIONALE
5 MARZO ore 21
JUKEBOX COMEDY
Giulia Pont (TO)
Di e con Giulia Pont
Regia e collaborazione drammaturgica Carla Carucci
Durata 60'

La domanda “che musica ascolti?” mi ha sempre gettato nel panico: non serve a rompere il ghiaccio, ma a giudicarti… Comicità, musica e ansia si mescolano per dare vita ad una playlist di disagi.
E l'elenco non finisce qui…

6 MARZO ore 21
RECITAL (Best of)
Walter Leonardi (MI)
Di e con Walter Leonardi
Produzione e organizzazione b u s t e r
Durata 60'

Uno spettacolo libero. libero da linee drammatiche, libero da linee comiche e libero da linee di qualsiasi forma lineare.
Fa ridere, commuove, ci si incazza ma se si sta attenti a volte si gode di poesia.
Ovvero di bellezza.
Ovvero ci si diverte.
Dove divertere non vuol dire divergere dal pensiero fisso dei vita di tutti i giorni, ma ridere di lei e con lei di tutta questa follia che si chiama esistenza.
Uno schema fintamente caotico di monologhi, improvvisazioni, qualche canzone e poesia a strafottere.
Materiale di repertorio e non, degli ultimi 30 anni di palchi, pedane, teatri, locali, radio, cinema e televisione frequentati dal Leonardi.

ANTEPRIMA REGIONALE
7 MARZO ore 21
OH MY GODS!
Francesco Giorda (TO)
Di e con Francesco Giorda
Produzione Teatro della Caduta
Durata 70'

Francesco Giorda, attore e autore comico, da anni unisce l'esperienza di 15 anni di teatro di strada in festival e piazze di tutta Europa con la passione per la comicità sagace e brillante tipica della stand up comedy anglosassone.

“C'è sempre da ridere con Francesco Giorda […] Ma tutto ha una misura, tout se tient, ed il gioco a cui l'attore fa partecipare i suoi interlocutori è molto serio.”
(Maura Sesia, sipario.it)

“Il ciclone Giorda ha guidato la platea in un viaggio surreale. Tra retorica e cliché, si tenta la strada di un'intelligenza collettiva che possa cambiare la società […] perché c'è sempre un “Io” che deve emergere e tentare di cambiare il corso delle cose.”
(Antonio Ucci, Sannionews.it)

8 MARZO ore 21
FLUSSO D'INCOSCIENZA
Paolo Faroni (MI)
Di e con Paolo Faroni
Regia di Elisabetta Misasi
Durata 60'
EVENTO SPECIALE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA SINDROME DI DOWN
22 MARZO ore 18
DEsPRESSO
Collettivo Clochart (TN)
Scritto e diretto da Michele Comite
Coreografie di Hillary Anghileri
Con Giorgia Benassi e Stefania Favero/Viviana Pacchin
Durata 55'
Dagli 8 anni in su
MERENDA ORE 17:30


Viviana e Giorgia: Viviana è una ragazza che sta vivendo la depressione, mentre Giorgia è una ragazza con la Sindrome di Down che cerca di aiutarla con tutti i mezzi che ha. Lo spettacolo ci invita a ribaltare il punto di vista tradizionale che porta a identificare subito chi è “il diverso”, e offre una riflessione profonda sul tema del “dopo di noi”, ovvero cosa accade alle persone con disabilità quando vengono a mancare i loro genitori. DEsPRESSO ha un tono molto umano: al centro ci sono proprio due umanità che si incrociano, differenti ma vicine, prossime tra loro (come suggerisce anche la parola “Presso” scritta con la maiuscola nel titolo dello spettacolo). Questa vicinanza sottolinea il bisogno di supporto e di connessione che caratterizza tanto Viviana quanto Giorgia. Lo spettacolo utilizza due strumenti espressivi: il teatro-danza e la clownerie, con il loro stile semplice ma poeticamente potente. Questi mezzi artistici permettono di esplorare e rappresentare le emozioni e le dinamiche complesse tra le protagoniste. Il primo tema che emerge è la depressione di Viviana, ma c'è molto di più. La narrazione ci porta a interrogarci sulla normalità: è normale il modo apatico e pessimistico con cui spesso affrontiamo le nostre giornate, o è normale l'approccio positivo di Giorgia, che non si stanca mai della vita? È normale il disincanto con cui accogliamo le novità? Cos'è davvero “normale”? E soprattutto, quale stile di vita è più sano e meritevole di essere adottato? Nel contesto del “dopo di noi”, lo spettacolo evidenzia anche l'importanza di costruire una rete di supporto e di relazioni significative per le persone con disabilità, affinché possano continuare a vivere una vita piena e soddisfacente anche quando i loro genitori non ci saranno più. Il legame tra Viviana e Giorgia diventa un simbolo di questa necessità di vicinanza, comprensione e solidarietà, dimostrando che la diversità non è un limite, ma una risorsa preziosa.

27 MARZO ore 21
A CASA LA SAPEVO
Chronos3 / Industria Scenica (BS)
Scritto da Vittorio Borsari, Tomas Leardini, Giulia Lombezzi, Marcello Mocchi, Camilla Zanini
Regia di Vittorio Borsari
Con Tomas Leardini e Marcello Mocchi
Durata 80'
Leonardo Bassi, un giovane supplente di italiano. Un'armata di genitori, colleghi e ragazzi pronti a intaccare ogni sua certezza. Una stampante che diventa comunista. Due bidelli che la devono riparare. Una classe, invisibile ma presentissima, che prova a respirare tra tutte le parole degli adulti, una classe di terza generazione che da questi adulti viene osservata, giudicata, amata e temuta.

In un susseguirsi di dialoghi esilaranti, accadimenti surreali, momenti di sconfitta e bruscoli di speranza, "A casa la sapevo" prova a parlare di educazione. Di quelli che non sono preparati abbastanza e di quelli che non sono più capaci di improvvisare.
Da una parte la scuola e dall'altra la famiglia, universi in collisione all'ora di ricevimento.
Il viaggio di Leonardo Bassi è solo all'inizio, ma più il tempo passa più una domanda lo assilla: ne varrà veramente la pena?

17 APRILE ore 21
QUANTA STRADA HA FATTO BARTALI!
Teatri d'Imbarco (FI)
Scritto e diretto da Nicola Zavagli
Con Beatrice Visibelli
Durata 60'


Un ritratto ironico e insieme commovente di uno dei più grandi campioni del nostro sport. Un spettacolo gioioso, dove la parola dialoga con la musica per raccontare, con leggerezza e affetto, l'uomo e il campione. È un viaggio dentro la vita di Gino Bartali, dalle strade polverose dell'infanzia al primo incontro con la bicicletta sui colli fiorentini, tra amici, prime sfide e i rivali di sempre. Poi l'ascesa: il successo, la rivalità leggendaria con Coppi, le vittorie al Giro d'Italia e la storica doppietta al Tour de France. Ma anche la famiglia, gli amori, i dolori e le salite più dure della vita, affrontate con l'animo tosto del “Ginettaccio”, polemico e simpatico. Sullo sfondo, una Toscana dolce e aspra, specchio di un'epoca segnata da guerra e coraggio. Parole, musiche e canzoni tessono la trama avvincente di una vita corsa al ritmo di un cuore fuori dal comune: generoso e forte sui pedali come nella solidarietà silenziosa degli anni bui, quando, con il suo “naso triste”, portava documenti falsi fino ad Assisi per salvare vite. L'arresto a Villa Triste, la famigerata sede della banda Carità, teatro di torture e interrogatori spietati durante l'occupazione nazifascista, diventa un capitolo di tensione e resistenza, dove Bartali mantiene un coraggio ostinato e un silenzio incrollabile che gli salva la vita. L'attentato a Togliatti, la cronaca e gli aneddoti completano il racconto fino al giorno del ritiro, quando l'“Intramontabile” smette di correre e diventa leggenda.

DAL 7 AL 10 MAGGIO ore 21
ANTEPRIMA DEL NUOVO SPETTACOLO DI ONDA LARSEN
Onda Larsen (TO)

BIGLIETTERIA
Ingresso riservato ai soci Arci: se ci si tessera in loco, il biglietto del primo spettacolo è a 6 euro.
Spazio Kairos apre un'ora prima degli spettacoli. I biglietti si possono comprare online su www.ticket.it.
Intero: 12 euro.
Ridotto (universitari, over 65, TAT, CRAL, carta giovani, abitanti circoscrizione 6, AIACE): 10 euro.
Under 18 e persone con disabilità: 8 euro.
Ridotto Comitiva (acquisto minimo di 6 biglietti per la stessa serata: 48 euro.
Abbonamento “Onda” con 4 spettacoli a scelta: 32 euro.
TEATRO RAGAZZI
Biglietto unico (comprensivo di merenda): 9 euro.
Pacchetto famiglia (acquisto di minimo di 4 biglietti per lo stesso evento): 28 euro.

 


ISCRIVITI

LAVORA CON NOI

LOGIN



agenda eventi

12
novembre
tasto
tasto
karon

Facebook Google RSS



img
Iscriviti alla newsletter per ricevere settimanalmente la segnalazione degli eventi nelle provincie di tuo interesse

   

Cerca i comuni delle province del Piemonte
   

Cerca le biblioteche del Piemonte
   

PiemontePress ti consiglia


Spread Firefox Affiliate Button Adobe Acrobat Reader

ricerca comunicati

Titolo
Testo
Promotore
Argomento
Provincia
Comune
Data inizio
Data fine
   

 

 

 


Cerca le cantine del Piemonte
   

MEDIA PARTNER

rete biella La Gazzetta del Canavese
L'Eco del Chisone L'Eco Mese
Primaradio Radio Juke Box
Telemonterosa Radio Valle Belbo
La Pancalera

 

© Karon srl

Home

Contatti

Login