Nel week end del 23 maggio lo splendido scenario del Castello di Rivalta di Torino ospiterà la seconda edizione di “Leggi e Gusta”, grande evento caratterizzato dall’abbinamento tra il cibo della tradizione e la sua rappresentazione editoriale.
Aperta la sera del 21 sotto l’auspicio beneaugurante di Slow Food con la presentazione del volume “Il Boccone Immaginario” di Alberto Capatti, rettore dell’università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, la manifestazione ruoterà attorno alle tavole imbandite di libri della “Libreria del Gusto” per addentrarsi nell’universo della cucina e della tradizione attraverso appuntamenti letterari, gastronomici, artistici e musicali. Due giorni intensi, in cui cultura, lavoro e antica sapienza si rincorrono tra il sentire degli scrittori e il sapere dei produttori : il tour immaginario nell’Italia delle cento cucine e delle mille ricette quest’anno racconta il Piemonte del Roero e la Basilicata.
La manifestazione nasce da un’idea della Pro Loco di Rivalta, che, in collaborazione con il Comune, ne curerà l’organizzazione e che da sempre è in prima linea nella promozione del nostro territorio. Il cuore del progetto è il libro, o meglio la sua capacità di farsi portatore e testimone non solo di messaggi puramente letterari, ma anche di quel patrimonio di conoscenza e tradizione tipicamente locale, che costituisce il substrato culturale del nostro Paese, all’interno del quale la consuetudine gastronomica gioca un ruolo determinante.
D’altro canto il cibo, l’evoluzione del gusto, gli ingredienti stessi, ben rappresentano le commistioni e le conoscenze trasmesse da regione a regione e da città e città, rispecchiando la storia della nostra unità nazionale e suggerendo più ampie letture, che travalicano la soglia della cucina per raggiungere la sfera sociale: città-campagna, ricchezza-povertà…
Fondamentale e puntualmente ricercato, in un percorso ideale che congiunge Nord e Sud, è il format che prevede l’abbinamento del Piemonte ad un’altra regione e che vede quest’anno il Roero, regione nella Regione, affiancarsi alla Basilicata. Alla base di tale scelta sta la convinzione che sia proprio la diversità ad accrescere il valore identitario delle tradizioni locali, siano esse alimentari o di costume. La massima valorizzazione della “tipicità locale”, soprattutto per quanto attiene al cibo, avviene infatti al momento dello scambio, quando un prodotto od una ricetta si confrontano con realtà e culture diverse. Riflessioni sul valore culturale del cibo quindi, ma anche promozione dei territori e stimolo alla curiosità di conoscere…perché da un viaggio virtuale possa anche scaturire il desiderio di un viaggio reale, nell’universo variegato della scrittura, ma anche nei luoghi vicini e lontani di questa nostra Italia meravigliosa.