L’Amministrazione del Comune di Cuneo nel 2009, su proposta ed in collaborazione con le botteghe del commercio equo e solidale della città, ha aderito alla Campagna “Città Equosolidali” ritenendo che questa decisione potesse essere un importante mezzo per informare e sensibilizzare, sia all’interno della propria realtà, sia nei confronti dei cittadini, sui modelli di produzione e di consumo sostenibili ed equi. Da allora è stato intrapreso un percorso che ha portato ad alcune iniziative concrete: sostegno ad attività culturali e di promozione locale, utilizzo di prodotti equo solidali (per rinfreschi e catering o le banane nelle mense scolastiche ad esempio). Un’ulteriore possibilità era rappresentata dall’inserimento di questo tipo di prodotti all’interno dei distributori automatici di bevande e snack dislocati nei vari locali ad uso del Comune. Per tale ragione il servizio Economato ha recentemente deciso di potenziare questa scelta, inserendo nel capitolato di fornitura una specifica richiesta in tal senso. La ditta che si è aggiudicata l’appalto per i prossimi tre anni ha quindi assunto l’impegno di garantire la fornitura di caffè e di alcuni snack del commercio equo e solidale nei distributori disponibili al pubblico installati presso la Biblioteca Civica, il Centro di Documentazione Territoriale, il Tribunale, l’Università ex Mater Amabilis, l’Università Agraria, Sportarea, la Scuola Media di via Barbaroux, oltre che negli spazi ristoro di Palazzo Comunale, Palazzo San Giovanni, Palazzo Samone e Palazzo Lovera. «La scelta dell’Amministrazione – dichiara l’Assessora Elisa Borello - non è però sufficiente se non accompagnata anche dal riscontro di chi, quotidianamente, utilizza e consuma le bevande e i cibi dei distributori automatici. L’invito che rivolgiamo ai nostri dipendenti e ai frequentatori delle aree ristoro, pertanto, è di sostenere concretamente questa azione del Comune, consumando i prodotti equo solidali proposti. Vorrei infatti sottolineare come questi prodotti siano caratterizzati da un prezzo d'acquisto "giusto", che valorizza i costi reali di lavorazione e una retribuzione dignitosa del lavoro, assicurando margini per lo sviluppo di progetti autogestiti a favore delle comunità locali. Inoltre garantiscono il pieno rispetto dell'uomo e dell'ambiente, privilegiando le coltivazioni biologiche e l'impiego di materiali ecologici e riciclabili. I prodotti del commercio equo-solidale "buoni per chi li produce e per chi li consuma" possono così diventare anche "buoni per chi li sceglie".»