Per la quinta volta musica jazz e cucina piemontese sono andate a braccetto ad Orvieto, portando sulla scena del Città slow dinner music i sapori della tavola di Bra. Sono stati duecentocinquanta i commensali che hanno esaurito i posti a disposizione per un appuntamento che ha avuto l'onore di chiudere le serate del festival umbro, l'iniziativa che annualmente mette d'accordo buona tavola e ottima musica in alcune delle più suggestive località italiane.
Al centro della tavola la tipica salsiccia di Bra, come ovvio, servita sia cruda sia in polpetta, lasciando però ampio spazio ai formaggi a denominazione d'origine protetta della provincia Granda, serviti in abbinamento ai mieli del Piemonte. Nel menù, elaborato dallo chef Antonio Petti della mensa scolastica comunale, non solo carni di vitello ma anche piatti a base di coniglio grigio di Carmagnola e di Gallina bianca di Saluzzo, prima di chiudere con un dolcissimo tiramisù al moscato. Il tutto innaffiato dal Pelaverga di Verduno e da una robusta Barbera d'Alba.
Piatti della tradizione che hanno avuto modo di esaltarsi in una serata che ha deliziato il palato ma anche per le orecchie, grazie alla presenza in sala del “Trio di Roma 33”, il super gruppo che vedeva Danilo Rea al pianoforte, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria, tre dei massimi jazzisti italiani. Particolare anche l'ambientazione, che ha visto i tavoli imbanditi con le tipicità del Piemonte affacciarsi sulle sponde del lago di Corbara.