Complessità etnico-politica, contrapposizioni del Ventennio fascista, misfatti della "slavizzazione" forzata degli italiani, stragi delle foibe, esodo, vita nei campi profughi, rimozione e stragi negate. E' stata l'occasione per una lezione di storia lucida e puntuale la presentazione del libro della braidese Luciana Rizzotti “Il grande esodo”, introdotto lunedì 6 febbraio dallo storico e scrittore Gianni Oliva, nel corso di un incontro nell'ambito delle iniziative organizzate dal Comune di Bra per il Giorno del Ricordo.
“Un migrante parte per necessità, facendo una scommessa sul futuro, per tornare un giorno e poter dire 'ce l'ho fatta'. Un esule parte per scelta, perché non vede più futuro nella terra dove abita. E con il suo viaggio verso l'ignoto perde presente e passato, luoghi cari, certezze, volti amici, portando con sé valigie di ricordi e, per tutta la vita, il terribile peso del dubbio”. Le parole di Oliva ben sintetizzano l'esperienza vissuta da Luciana Rizzotti, esperienza con coraggio messa su carta per raccontare quella che è stata la sorte forzata di circa 300mila italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia tra il maggio e il giugno 1945. Uno sradicamento che ha portato la Rizzotti e la sua famiglia da Trieste a Bra, dove quel futuro che prima pareva perso ha ritrovato spazio, come ricorda lei stessa: “All'uscita della piccola stazione, uno spettacolo bellissimo ci attendeva: Bra si presentava ai nostri occhi con una veste pulita e ordinata, caseggiati antichi, strade ampie e pavimentate di porfido. Una grossa fontana, al centro di un bel giardino, ospitava due cigni, regali nella loro eleganza. Sembrava un paese da fiaba. Ci guardammo con occhi lucidi di commozione dicendoci che era tutto meraviglioso, sicuri che ci saremmo trovati bene: questa, ora, sarebbe stata per sempre la nostra città, la nostra patria e, qui, sarebbe iniziata la nostra nuova vita”. Come sottolineato dal sindaco Bruna Sibille, dal presidente del Consiglio comunale Fabio Bailo e dall'assessore alla Cultura Biagio Conterno, ne “Il grande esodo” la Rizzotti ha saputo – con semplicità e chiarezza – “unire dimensione emotiva e storica, in un libro che diventa anche una riflessione sul significato della memoria e che verrà distribuito, in occasione del Giorno del Ricordo, agli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado di Bra”. Sempre in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, venerdì 10 febbraio alle 10 verrà celebrata la Santa Messa presso il Santuario della Madonna dei Fiori, mentre alle 11, in piazza Martiri delle Foibe, ci sarà la deposizione delle corone e l'intervento di Sindaco e Amministratori. Gli eventi sono organizzati dal Comune di Bra, con la collaborazione del Comitato cittadino per l'affermazione dei valori del 27 gennaio, del 10 febbraio e del 25 aprile e l'Istituto storico della Resistenza di Cuneo. Maggiori informazioni sul web, agli indirizzi www.turismoinbra.it e www.comune.bra.cn.it, oppure contattando l'Ufficio turismo e manifestazioni allo 0172/430185.