Lo scorso 26 gennaio, durante la conversione in Legge del Decreto Milleproroghe, alla Camera è stato presentato un ordine del giorno con primo firmatario l’On. Roberto Simonetti, con il quale si chiedeva all’esecutivo Monti di “prorogare sino al 31 marzo 2013 gli organi di governo delle Province che devono essere rinnovati entro il 31 dicembre 2012”. Un ordine del giorno che si iscrive in un più ampio lavoro in seno alla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, dove dall’On. Maria Piera Pastore è stata presentata una proposta di legge costituzionale per la revisione delle circoscrizioni provinciali, che mira a un intervento di razionalizzazione – da effettuarsi in ambito regionale – delle Province attraverso la riduzione del numero delle amministrazioni, mantenendo saldo il principio democratico della rappresentanza dei territori, con organi di governo eletti dai cittadini e una ridefinizione delle loro funzioni e l’eliminazione degli enti intermedi di secondo grado. “Una proposta che aderisce perfettamente al percorso che l’UPP ha disegnato e per cui si batte” afferma il suo Presidente Massimo Nobili, che all’indomani della giornata di mobilitazione nazionale per dire ‘No a un’Italia senza Province’ ringrazia i deputati piemontesi Guido Crosetto, Daniele Galli, Maria Teresa Armosino, Osvaldo Napoli, Agostino Ghiglia e gli altri onorevoli che, insieme ai proponenti Simonetti e Pastore, hanno sostenuto questa posizione “dimostrando una coerenza, purtroppo non scontata, tra quello che viene dichiarato sul territorio e quello che viene votato in Parlamento”. “A breve – continua Nobili – chiederemo un incontro a questi parlamentari piemontesi per invitarli a fare propria la proposta di legge dell’UPI di riorganizzazione e razionalizzazione del numero delle Province, che mira al risparmio, all’acquisizione di efficienza, alla semplificazione e all’equità sociale e territoriale, con il mantenimento delle Province nell’ordinamento costituzionale e l’elezione dei loro amministratori attraverso il voto diretto dei cittadini”. “Intanto – prosegue il Presidente Nobili – nell’ufficio di Presidenza dell’UPP, riunitosi stamane, abbiamo redatto una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Monti con la quale presentiamo al Capo del Governo la nostra proposta di autoriforma. Si è inoltre deciso di avviare un confronto diretto con i segretari piemontesi di CGIL, CISL, UIL e UGL per valutare insieme la volontà di promuovere un’iniziativa di mobilitazione, dapprima regionale, dei dipendenti delle Province, da estendersi poi – attraverso l’UPI – a livello nazionale con una manifestazione da tenersi a Roma”.