Da qualche tempo il titolare di un’azienda albese operante nel settore dell’alimentare si era insospettito di alcuni strani ammanchi di cospicue somme in danaro contante ed assegni incassati da alcuni rappresentati di commercio suoi dipendenti ed ha sporto denuncia a carico d’ignoti in caserma. I Carabinieri della Stazione di ALBA, una volta ricevuta la denuncia, si sono messi subito al lavoro concentrando le indagini sui dipendenti di quella ditta che, per ragioni di lavoro, avevano la disponibilità di danaro aziendale. I militari hanno poi individuato un rappresentante 40enne incensurato di ASTI, dipendente della ditta derubata, notoriamente con il vizio del gioco tanto da chiedere spesso al titolare l’anticipo delle mensilità e delle provvigioni a lui spettanti. Gli ammanchi sono stati quantificati in 2mila euro in danaro contante ed alcuni assegni bancari del valore complessivo di altri 5mila euro. L’intuizione dei Carabinieri si è rivelata essere quella giusta, il sospettato infatti ha poi ammesso le proprie responsabilità consegnando in caserma gli assegni bancari di cui si era illecitamente appropriato, mentre, riguardo ai contanti, ha confessato di non averli più in quanto gli aveva spesi tutti alle sloth-machine. Tale condotta al rappresentante, che s’intascava i soldi riscossi dai commercianti riforniti dall’azienda per cui lavora invece di consegnarli come avrebbe dovuto in ditta giocandoseli alle macchinette elettroniche da gioco, costerà molto cara. E’ stato denunciato dai Carabinieri alla Procura della Repubblica di ALBA per il reato di appropriazione indebita e sarà probabile che il suo datore di lavoro, che ha perso totalmente la fiducia in lui, oltre a pretendere la restituzione delle somme che gli sono state sottratte, lo licenzierà.