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20/01/2012Comune di Casale Monferrato
 
 
TERMINATI I LAVORI DI PALAZZO LANGOSCO E DEL COMPLESSO DI SANTA CROCE
 
 
Con il sopralluogo della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Piemonte dei giorni scorsi si possono ufficialmente dire conclusi i lavori per il restauro e il risanamento conservativo di palazzo Langosco (Biblioteca Civica) e del complesso di Santa Croce (Museo Civico). Gli interventi hanno riguardato principalmente le coperture e le facciate esterne. In particolare, sono state ripassate le tegole sui tetti, posati ora su uno strato di cartonfeltro bitumato e sono stati sostituiti i pluviali, i faldali e i contromuri in rame.
Per quanto riguarda le facciate, invece, si è provveduto alla pulizia, alla chiusura di piccoli fori, vecchie tracce di impianti, scrostamento di tracce di intonaci e al ripristino di tratti di muratura particolarmente ammalorata. Si è inoltre proceduto al parziale restauro di quei serramenti maggiormente compromessi, con interventi di  manutenzione straordinaria. A questi lavori si aggiunge il recupero della balconata del cortile interno della Biblioteca Civica realizzata in “seminato alla veneziana”, che a seguito degli eventi meteorici presentava pozze e ristagni di acqua nonché copiose infiltrazioni con conseguente danneggiamento delle volte del sottostante chiostro. Si è quindi eseguito un intervento di micro-fresatura e successiva impermeabilizzazione della pavimentazione mediante l’utilizzo di appositi prodotti. Infine, sono stati ampliati e integrati gli impianti speciali a servizio della Biblioteca Civica: l’impianto antintrusione è stato ampliato e aggiornato nella parte software, mentre l’impianto antipiccione a corrente elettrostatica è stato smontato, ampliato e rimontato a protezione di tutti i tetti del complesso. Gli interventi hanno avuto una spesa complessiva di 150 mila euro - di cui 60 mila provenienti dai fondi della Regione Piemonte per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. «Un altro importante e significativo tassello nella conservazione e valorizzazione del ricco patrimonio comunale è stato fissato – ha voluto sottolineare l’assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Sirchia -, oltre tutto senza danneggiare un servizio fondamentale come quello offerto dalla Biblioteca Civica: infatti si è garantito l’accesso sicuro del pubblico durante tutto il periodo del cantiere, grazie alle protezioni installate sulle zone di accesso dell’utenza e l’organizzazione dei lavori che permesso il minimo disagio possibile al pubblico».
Cenni storici di Palazzo Langosco e complesso di Santa Croce
Inserito nel centro storico cittadino, il Complesso civico Langosco-Santa Croce ha costituito, nel corso di tutto l’Ottocento, il cuore dell’Amministrazione pubblica della città. Formato da due edifici, separati da un’alta muraglia che divideva le proprietà, entrambi gli stabili acquisirono una diversa destinazione all’inizio del secolo XIX. Il convento di Santa Croce, retto, da metà Quattrocento, dalla congregazione dell’Osservanza di Lombardia dell’Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino, divenne, dopo la soppressione degli Ordini religiosi nel 1802, la sede delle riunioni dell’Amministrazione comunale. La Municipalità apportò numerose modifiche all’edificio adattandolo alle necessità di svolgere la funzione d’uffici pubblici. Nel 1837, con l’entrata in vigore del nuovo Codice Civile promulgato da Carlo Alberto, la città di Casale fu individuata, sia per motivi storici (era già stata sede della più alta magistratura giudicante durante le signorie dei Paleologi e dei Gonzaga) sia per la posizione geografica, come località per insediare la seconda sede del Senato, l’equivalente della Corte d’Assise e d’Appello. Per tale istituzione il comune acquistò Palazzo Langosco (elegante costruzione databile al secolo XVI e ampiamente rimaneggiata alla fine del Settecento) che confinava con l’antico convento, sede in quegli anni del Comune. L’aggregazione dei due fabbricati comportò una modifica radicale specie degli spazi aperti. Furono uniti l’area del giardino di Palazzo Langosco con l’orto del convento e il cortile del chiostro grande al fine di formare una piazza pubblica. La configurazione della piazza comportò la demolizione del lato sud del chiostro e l’apertura, sul lato nord, di una grande porta per l’uscita del corteo formato da magistrati e rappresentanti del Consiglio Comunale. Nel corso del Novecento, i due edifici sono stati utilizzati per collocare in Palazzo Langosco la Biblioteca Civica e l’Archivio Storico e nell’ex convento di Santa Croce-Palazzo Comunale il Museo Civico. A ricordo della precedente funzione durante il periodo risorgimentale, una sala del Museo è stata ordinata con opere del periodo.
 

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