Mezzo chilo di cocaina purissima recuperata dagli agenti della polizia municipale di Bra, con l'arresto di un cittadino albanese, H.E., trentenne residente a Torino. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Alba Elisa Pazé, sono partite nel giugno del 2011 dopo un incidente in strada Crosassa, che coinvolse un'auto e un autocarro, con il decesso del conducente dell'autocarro. Insospettiti dalle continue attenzioni di una serie di cittadini di nazionalità albanese verso il veicolo posto sotto sequestro, gli agenti della polizia municipale braidese hanno rinvenuto all'interno della vettura l'ingente quantità di sostanze stupefacenti, che sarebbero servite alla confezione di circa mille dosi da smerciare sul mercato locale, per un giro di denaro di circa centomila euro. Irreperibile l'autore dell'incidente, nel corso delle indagini è emerso che l'uomo era comparso in fotografia sul profilo Facebook del fratello all'interno dello Juventus stadium, recentemente inaugurato. Concentrando l'attenzione sulla tifoseria juventina, anche con operazioni di filtraggio compiute allo stadio dagli agenti della polizia municipale di Bra assieme alla Digos di Torino, non è stato possibile individuare l'uomo. H.E. si è però presentato a Bra quando è stata fatta giungere la comunicazione ai suoi parenti del dissequestro del'auto. Il primo dicembre 2011 si è recato infatti alla caserma di via Moffa di Lisio per ritirare l'auto e qui sono scattate le manette. L'albanese è ora detenuto presso il carcere di Alba in attesa di giudizio, per uno dei maggiori sequestri di sostanze stupefacenti registrati in questi anni in Piemonte. L'operazione è stata illustrata nell'ambito di una conferenza stampa che si è svolta nella mattinata di oggi, martedì 13 dicembre 2011, in palazzo municipale a Bra.