Nella gran parte dei casi è l’uomo che commette il reato di stalking (atti persecutori) ai danni di una donna. Accade però, come hanno verificato nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di ALBA, che avvenga anche il contrario e cioè che sia una donna a rendersi autrice del reato ai danni di uomo. I Carabinieri hanno infatti denunciato una donna stalker. Si tratta di una 22enne incensurata torinese commessa d’abbigliamento la quale, dopo essere stata fidanzata per poco più di un anno con un ristoratore 25enne di ALBA, è stata mollata e, da quel momento, ha reagito perseguitando l’ex fidanzato. La giovane torinese, affatto rassegnata di essere stata lasciata, ha iniziato a pedinare il ristoratore sul posto di lavoro, a minacciarlo di persona o mediante l’invio di molti sms telefonici, ad affrontarlo mentre era con suo amici in modo plateale. Col suo comportamento persecutorio la ragazza aveva ingenerato nella vittima un forte stato d’ansia, di paura d’incontrarla, tanto da modificare in modo significativo le abitudini di vita dell’ex fidanzato che, a quel punto, si è deciso a denunciare i fatti in caserma. I militari hanno avviato subito le indagini, acquisendo gli sms telefonici dal tenore minaccioso inviati al denunciate e raccogliendo le deposizioni di alcuni suoi amici che avevano assistito alle discussioni e minacce subite dal ristoratore anche all’interno del suo locale. Per la commessa di TORINO è scattata quindi la denuncia alla Procura della Repubblica di ALBA da parte dei Carabinieri con l’accusa del reato di stalking (atti persecutori), nella formulazione aggravata in quanto posta in essere ai danni dell’ex fidanzato. Il Magistrato, valutati i fatti e le prove raccolte dai Carabinieri, potrà emettere a carico dell’indagata un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento ed incontro alla vittima dello stalking, secondo quanto prevede la normativa introdotta nel 2009.