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ARTE E CULTURA - MUSEI Precedente  Successivo
 
02/11/2011Comune di Casale Monferrato
 
 
IL FOCOLARE DI BISTOLFI RESTAURATO IN MEMORIA DI LUISA MINAZZI
 
 
Il modello in gesso del bassorilievo Il focolare di Leonardo Bistolfi è stato restaurato grazie agli insegnanti e al personale del 2° Circolo Didattico di Casale Monferrato. Per ricordare la dirigente Luisa Minazzi, prematuramente scomparsa nel 2010, i colleghi dell’istituto che ha diretto con passione per molti anni, decisero di destinare i soldi raccolti per il restauro di un’opera del Museo Civico. La scelta cadde sul modello de Il focolare di Leonardo Bistolfi. Dopo l’accurato restauro del laboratorio Gabrieli – Traversi di Bergamo ora l’opera potrà ora far bella mostra di sé nella Gipsoteca dedicata al grande scultore casalese: «Il focolare sarà esposto vicino al bozzetto e al modello in gesso della testa del monumento marmoreo La patria – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Giuliana Romano Bussola – arricchendo così la Gipsoteca Bistolfi di una nuova e importante opera». Il focolare è uno dei cinque bassorilievi in bronzo che adornava la base del monumento La Patria, opera commemorativa della battaglia del 1706 a Madonna di Campagna, che Leonardo Bistolfi realizzò nel 1906, nel secondo centenario della vittoria sui francesi avvenuta sui terreni dove ora sorge la borgata torinese. Ma nei depositi del Museo Civico è presente un altro gesso appartenente alla stessa opera, Il seppellitore: «Sarebbe importante – ha proseguito l’assessore Bussola – che si riuscisse a restaurare anche questo gesso, in modo che si possano esporre al pubblico tutti i lavori preparatori del monumento in nostro possesso. Purtroppo con le esigue somme a nostra disposizione non possiamo realizzare questo restauro, ma mi auguro che qualcuno si faccia avanti per donare al Museo e alla città questo prezioso lavoro». La presentazione del restauro sarà l’occasione per ricordare anche la figura di Luisa Minazzi: «Una donna che ha amato, impegnandosi in prima persona in vari ambiti, la propria città – è il ricordo di Giuliana Romano Bussola – e credo che la scelta del personale del 2° Circolo sia stata un ulteriore omaggio a questa sua passione. Sono particolarmente felice, quindi, che il suo nome sarà legato per sempre al Museo Civico». Riccardo Calvo, attuale dirigente del 2° Circolo Didattico, spiega invece il motivo per cui si è deciso di utilizzare i fondi raccolti per il restauro del gesso: «Luisa Minazzi ha sempre avuto una particolare attenzione verso il Museo Civico, basti ricordare l’impegno nel sensibilizzare i bambini, rendendoli cittadini attivi, alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città. In questo senso è stata l’ideatrice e la promotrice di molte iniziative, come La scuola va al Museo o Salvalarte, la cui finalità fu quella di raccogliere fondi da destinare al restauro della tela “Sant’Agostino lava i piedi a Cristo”. Un impegno che ancora oggi è alla base della formazione dei bambini del Circolo Didattico. Ringrazio infine il Sindaco e l’Assessore alla Cultura per la fattiva collaborazione affinché questa iniziativa si realizzasse nel miglior modo possibile». L’appuntamento per la presentazione del restauro è per sabato 5 novembre alle ore 10,30 nella Sala delle Lunette del Museo Civico. Oltre all’assessore Giuliana Romano Bussola e al dirigente del 2° Circolo Didattico, Riccardo Calvo, sarà presente il sindaco Giorgio Demezzi. Gli interventi saranno invece affidati a Giorgio Careddu e Walter Canavesio della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici del Piemonte, che illustreranno la storia del monumento. Al termine sarà inoltre presentato il nuovo quaderno didattico sulla Gipsoteca Bistolfi a cura di Barbara Corino.
Monumento La Patria
Il monumento – ossario La Patria fu commisionato al Bistolfi per commemorare la vincita degli austro – sardi contro i galli – ispani nella battaglia del 1706 a Madonna di Campagna nei pressi di Torino. Bistolfi ebbe carta bianca nella realizzazione del monumento anche perché apparteneva a una sorta di gruppo informale di intellettuali e industriali, tra cui Cesare Lombroso. Il monumento fu inaugurato nel settembre del 1906, ma fu distrutto durante la Seconda guerra mondiale, ma si può avere un’idea della forma originaria dal bozzetto conservato nella Gipsoteca casalese e da alcune illustrazioni dell’epoca.
Il bassorilievo bronzeo Il focolore, che raffigura una donna anziana con due bambini, uno su ogni lato, e una ruota o filatoia sullo sfondo, era collocato sul lato destro della base del monumento.
 

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