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02/11/2011Città di Cuneo
 
 
DUE GIORNATE COMMEMORATIVE PER IL VENTENNALE DELLA MORTE DI LUIGI PAREYSON
 
Giovedì 3 e venerdì 4 novembre a Cuneo si ricorda la figura del grande intellettuale
 
Il Cespec (Centro studi sul pensiero contemporaneo) e il Comune di Cuneo, in occasione dei vent’anni della scomparsa di Luigi Pareyson, organizzano due giornate commemorative per ricordare la figura del grande intellettuale che ha avuto un ruolo importante nella formazione liceale e universitaria di molti cuneesi. La due giorni, in programma a Cuneo giovedì 3 e venerdì 4 novembre, si svolgerà in collaborazione con il Centro Studi Filosofico-Religiosi “Luigi Pareyson” di Torino e con il Liceo classico “Silvio Pellico” di Cuneo grazie al contributo della Fondazione CrT e della Fondazione CrC. L’iniziativa prevede un solenne momento celebrativo, alla presenza delle autorità cittadine, una lezione per le classi terminali dei licei cuneesi e una giornata di studio sul pensiero dell’autore. Il programma di commemorazione fa parte degli eventi per il bicentenario della fondazione del Liceo classico di Cuneo. “La scelta di fare questa commemorazione a Cuneo – spiega il presidente del Cespec Sergio Carletto, a nome degli organizzatori - nasce dal fatto che Pareyson, nativo di Piasco, insegnò al Liceo “Pellico” all’inizio degli anni Quaranta del Novecento, dove svolse una importante funzione di formazione alla libertà di un’intera generazione che avrebbe scelto l’impegno resistenziale e avrebbe successivamente costituito il nerbo della classe dirigente cuneese del dopoguerra. Egli stesso venne sospeso dall’insegnamento dalla RSI per il suo impegno antifascista e collaborò attivamente al Partito d’Azione”. Il programma di commemorazione sarà distribuito su due giorni: giovedì 3 novembre, dalle 10.30 alle 13, presso l’Aula Magna del Liceo classico di Cuneo (c.so Giolitti 13), il professor Francesco Tomatis, ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Salerno, terrà una lezione per le classi terminali dei licei cuneesi sulla figura di Pareyson e sul suo rapporto con Cuneo. Venerdì 4 novembre si terranno invece due momenti distinti: nel primo pomeriggio, dalle 15, presso il salone d’onore del Municipio (via Roma 28), si svolgerà una giornata di studio dal titolo “Luigi Pareyson, pensatore della libertà”, sulla filosofia della libertà di Pareyson con alcuni dei massimi studiosi e continuatori del suo pensiero tra i quali i professori Claudio Ciancio e Maurizio Pagano, docenti all’Università del Piemonte Orientale nonché rispettivamente presidente e direttore del Centro Pareyson. A seguire, alle 18, verrà invece scoperta una targa commemorativa in ricordo di Pareyson presso il Liceo Classico “Pellico” di Cuneo, con l’intitolazione di un’aula, il discorso commemorativo del professor Giuseppe Riconda (Università di Torino) e le testimonianze di Nello Streri, vice presidente del consiglio comunale di Cuneo e Giovanni Quaglia, vice-presidente della Fondazione CrT, ex allievi del liceo di Cuneo e dell’Università di Torino. Luigi Pareyson e Cuneo: un comune destino di resistenza e lotta per la libertà Luigi Pareyson nacque il 4 febbraio 1918 a Piasco, in provincia di Cuneo, da genitori originari della Valle d’Aosta. Abitò nel suo paese natale lungo il periodo estivo sin più che trentenne, pur svolgendo gli studi a Torino, laureandosi nel giugno 1939. La sua prima cattedra liceale, come insegnante di filosofia e storia, la ottenne a Cuneo, nell’ottobre 1940, presso il liceo classico, per poi perderla nel marzo 1944 in seguito alla sua presa di posizione politica antifascista. Infatti dopo aver conosciuto il filosofo e politico Guido Calogero alla Scuola Normale Superiore di Pisa, nel 1941-1942, Pareyson costituì con l’avvocato Tancredi (Duccio) Galimberti e il collega liceale Leonardo Ferrero, nel 1942, l’originario nucleo cuneese del Partito d’Azione, coinvolgendo anche alcuni allievi nelle attività relative, riunendone periodicamente una cerchia selezionata presso la propria abitazione cuneese, in viale degli Angeli 9 (tran questi: Ettore Gerbino, Michelangelo Ghio, Nazzareno Peano, Carlo Semeria, Gian Carlo Spirolazzi, Nello Streri). Nel marzo 1944 venne sospeso dall’insegnamento, arrestato, detenuto e interrogato per alcuni giorni presso la Federazione fascista di Cuneo. Fortunosamente scarcerato, visse clandestinamente fra Cuneo, Piasco e poi Torino. Da un organigramma redatto nella primavera del 1944 da Duccio Galimberti, Pareyson risulta responsabile dell’ufficio del comando delle formazioni partigiane Giustizia e Libertà per la provincia di Cuneo. A Torino collaborò al C.L.N.-Scuola, redigendo un importante documento diffuso in forma clandestina, poi pubblicato nel maggio 1945, “Aspetti attuali del problema della scuola” (ora compreso nel volume Iniziativa e libertà, 2005). Nel mese di febbraio 1946 avviò la docenza all’Università di Torino e abbandonò ogni attività politica pubblica. Dopo aver lasciato una notevolissima mole di scritti che spaziano dalla storiografia sul romanticismo, l’idealismo e l’esistenzialismo fino all’estetica, dalle riflessioni teoretiche sulla persona e l’interpretazione a quelle sulla libertà e il male, maestro di una numerosa schiera di allievi, Luigi Pareyson morì l’8 settembre 1991 presso l’ospedale San Raffaele di Milano.
 

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