Giovedì 12 novembre, a partire dalle ore 11 presso la cappella del Monastero di via Balegno a Rivalta, si svolgerà la presentazione ufficiale agli organi di stampa del progetto “imPrendiamoci Bene”.Si tratta di un progetto sperimentale, concepito nell’ambito dei Piani Locali Giovani promossi dalla Provincia di Torino, che prenderà il via quest’anno e che ha l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di approccio personale dei giovani al mondo del lavoro. Partendo dalla riscoperta e dalla valorizzazione dei propri talenti personali, il progetto farà emergere le competenze necessarie per affrontare in modo nuovo e positivo le sfide che il mercato occupazionale richiede. Attraverso un percorso collettivo si svilupperanno le potenzialità, le competenze e le idee per creare da sé una professione: autonoma, creativa ed economicamente indipendente. Il fine ultimo di questo percorso – di durata biennale e per il quale è indispensabile un impegno serio e costante da parte dei giovani partecipanti – è quello di realizzare e monitorare fino a un massimo di quattro soggetti imprenditoriali, che potranno assumere la forma di cooperative, società o associazioni.Gli enti promotori del progetto sono i comuni di Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Volvera, e Rivalta di Torino, che assolve le funzioni di capofila del progetto, oltre ad ASSOT (Agenzia per lo Sviluppo del Sud-Ovest di Torino) che svolgerà una rilevante funzione nella gestione delle attività previste. “imPrendiamoci Bene” è finanziato dalla Provincia di Torino ed è rivolto a cento giovani, tra i diciotto e i ventinove anni, residenti in uno dei sei comuni. Al percorso parteciperà anche il gruppo di giovani che ha contribuito alla progettazione e che svolge un ruolo attivo nell’organizzazione, portando così a circa centoventi il numero complessivo di persone coinvolte.“Il mondo del lavoro è cambiato”, dichiarano i giovani promotori del progetto. “Precario o flessibile che sia, questa è ormai la realtà quotidiana, mentre il posto fisso rischia di diventare un mito da rincorrere. L'assenza di un impiego garantito a vita può tuttavia diventare fonte di un incredibile occasione di promozione individuale, a patto che si abbia la voglia di mettersi in gioco in prima persona. Ciascuno di noi giovani può, con un po’di sforzo, individuare il proprio talento e valorizzarlo sia nel lavoro che nella vita privata”.