
Un no deciso a tagli e ridimensionamenti nelle aperture degli uffici postali, senza prima aver ascoltato i rappresentanti delle collettività interessate. E' quanto emerso dalla riunione che si è tenuta in municipio a Bra, nel pomeriggio di oggi mercoledì 18 maggio 2011, per fare il punto sulle notizie di riorganizzazioni o rimodulazione dei servizi postali in alcuni comuni del cuneese: Barbaresco, Bastia Mondovì, Cervere, Clavesana, Guarene, Piozzo, Priero, Monasterolo di Savigliano, Mondovì, San Benedetto Belbo e nella frazione Pollenzo di Bra.
A nome del neo costituito comitato di coordinamento dei sindaci dei comuni interessati, la prima cittadina braidese Bruna Sibille ha scritto alla direzione regionale di Poste italiane per lamentare come “con estremo rammarico abbiamo appreso da fonti giornalistiche di una possibile futura riorganizzazione e rimodulazione dei servizi postali nei comuni da noi amministrati, che determinerebbe la riduzione degli orari di apertura o la chiusura di alcuni sportelli. Rimarcando come nessuna delle amministrazioni civiche sia stata informata o interessata della questione, pur trattandosi di una pesante riduzione nella fruibilità dei servizi pubblici a disposizione delle nostre collettività, sono a chiedere formalmente, anche a nome dei colleghi sindaci coinvolti, un incontro nel quale ascoltare ragioni e opportunità di una scelta che andrà a privare i nostri concittadini di un importante servizio di prossimità. Ciò, ovviamente, domandando di differire eventuali decisioni in proposito dopo tale incontro”.
Nella missiva è stato inoltre evidenziato il ruolo giocato dal servizio pubblico di spedizione e recapito della corrispondenza e dell'importante ruolo sociale “che tradizionalmente l'azienda svolge a beneficio delle fasce meno giovani della popolazione, proprio quelle che maggiormente incontrerebbero difficoltà nel doversi spostare in Comuni o realtà limitrofe per lo svolgimento delle ordinarie operazioni postali o bancarie”. (rg)