Un incontro a Boves per riflettere, a quasi settant'anni di distanza, sulle vicende resistenziali. Fabio Bailo, presidente del Consiglio comunale di Bra, ha incontrato un testimone d'eccezione della Resistenza roerina, Carlo Ballauri, partigiano della XIIa Divisione Partigiana “Bra”, comandante del IV distaccamento in forza alla 45° brigata. Nell'ambito del ciclo di incontri organizzati con alcuni protagonisti diretti dei grandi avvenimenti della storia, Fabio Bailo ha potuto apprendere dal racconto di Carlo Ballauri ogni fase della sua vicenda di combattente della lotta di liberazione per la quale è stato insignito della croce al merito di guerra.
Nome di battaglia Carlo di Mondovì, Ballauri ha ripercorso durante l’incontro la sua esperienza durante i venti mesi della guerra di liberazione, iniziata subito dopo l’8 settembre 1943, ancora prima di compiere i diciotto anni. Dopo una prima, breve permanenza in Val Casotto ove svolse mansioni di staffetta, il 2 gennaio 1944, subì l’arresto da parte della milizia fascista che lo imprigionò. Dopo breve detenzione, Ballauri riuscì a fuggire unendosi a un gruppo di partigiani in Valle Ellero, a Fontane, dove per la prima volta si trovò a dover affrontare le truppe tedesche, per sfuggire alle quali con i suoi compagni si diresse al rifugio alpino della Balma. Qui rimase un mese, trascorso il quale scese al paese di Prea dove era accampata la brigata Valle Ellero della divisione “Alpi”, al comando del capitano Gigi Scimé.
“Quando seppi che Enrico Martini Mauri, comandante delle formazioni autonome, era nella mia zona” ha raccontato Ballauri “andai a salutarlo, e lui mi propose di seguirlo nelle Langhe. Quando nell’estate del 1944 mi decisi a raggiungerlo, incappai nei partigiani di Icilio Della Rocca, comandante della XIIa divisione Bra, che mi scambiarono per una spia: solo dopo una verifica della mia identità, mi furono fatte ampie scuse e fui invitato a fermarmi in zona”.
Carlo Ballauri assumerà da quel momento il comando del IV distaccamento in forza alla 45° brigata, verrà considerato un partigiano assennato e coraggioso, fama che gli deriverà dal fatto che nella zona di sua influenza non capitò mai un dissidio o un malinteso, né con partigiani né con la popolazione. Il 14 aprile del 1945, sarà fra i combattenti della vittoriosa battaglia partigiana di Sommaria Perno, città che nel periodo resistenziale era stata rifugio di numerosi nuclei della XIIa divisione Bra. “La liberazione a Bra avvenne alle nove del mattino del 26 aprile 1945” ricorda Ballauri “abbiamo raggiunto il municipio con tutti gli automezzi a disposizione. La popolazione ci accolse festante, molti i baci delle ragazze che ci accolsero con gioia, una dimostrazione d’affetto che ci ripagò dei sacrifici fatti”. (va)