Il professor Livio Berardo, già consigliere comunale e assessore di Bra, oggi presidente dell'Istituto storico della Resistenza di Cuneo, ha presentato ieri, martedì 20 aprile 2011 nell'aula consigliare del palazzo civico della città della Zizzola, il suo ultimo libro "Elementi pericolosi. L'antifascismo cuneese tra 1922 e 1943". Illustrando il radicamento dell'antifascismo in provincia Granda, Berardo ha ricordato che furono oltre duemila i cuneesi considerati "sovversivi" per la loro opposizione al regime mussoliano. 78 di loro parteciparono alla guerra di Spagna (e dodici vi morirono). Delle molte centinaia di cuneesi processati, ammoniti, diffidati, confinati e incarcerati solo tre si piegarono chiedendo la grazia. Da questo sostrato di irriducibile antifascismo sarebbe sorta in seguito la Resistenza cuneese.


Raffaele Grillo
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