La Città di Nichelino aderisce alla settimana nazionale “Porta la sporta” (dal 16 al 23 aprile) dando in regalo ai commercianti di alimentari nichelinesi (macellerie, gastronomie, panetterie, frutta e verdura ecc) 5mila borse di tessuto biodegradabile. I commercianti, cui sono consegnate anche locandine e volantini informativi, le daranno ai clienti raccomandando loro di utilizzarle sempre. È uno sforzo importante per eliminare i sacchetti di plastica che sono molto inquinanti e per il cui smaltimento ci vogliono decine, se non centinaia di anni. All’iniziativa promossa dagli assessorati all’Igiene urbana, all’Ambiente e al Commercio collaborano le associazioni dei commercianti Confesercenti, Ascom e Acean. Inoltre ha dato una mano la Protezione civile che si è occupata della distribuzione ai commercianti dei sacchetti.
«È la seconda edizione della settimana nazionale “Porta la sporta” – spiega l’assessore all’Igiene urbana Raffaele Riontino – c’è sembrato giusto aderire con un atto concreto e utile come la distribuzione delle borse. Lo facciamo a nome del Covar 14, consorzio dell’igiene urbana cui Nichelino aderisce. Dal 1° gennaio di quest’anno è obbligatorio per i commercianti dare ai clienti borse biodegradabili al posto di quelle di plastica. Regalando questi sacchetti diamo loro una mano. Sono stati scelti i negozi di alimentari perché sono quelli che usano di più questa tipologia di borse». Carbutto della Confesercenti giudica ottima l’iniziativa e chiede che adesso si rilanci anche quella di “500 Vetrine”. L’assessore all’Ambiente Enrica Robioglio aggiunge che quest’iniziativa si inserisce nel solco di altre che stanno dando ottimi risultati nella riduzione dei rifiuti. «Basta pensare a quella della Casetta dell’acqua pubblica – dice Robioglio – Grazie alla Casetta Smat abbiamo risparmiato 260 cassonetti riempiti da bottiglie di plastica dell’acqua. Occorre insistere: l’educazione ambientale che stiamo portando avanti nelle scuole è un altro passaggio importante». L’assessore al commercio Michele Pansini domanda ai commercianti di fare la loro parte. «La cultura del riciclo va aiutata – dice – Magari i commercianti possono dare una caramella ai bambini delle mamme che vanno a fare la spesa con borse biodegradabili. Saranno i figli a ricordare ai genitori di prenderle. Occorre innestare l’abitudine fra i clienti e poi tutti utilizzeranno borse che non inquinano. Nessuno vuole danneggiare consapevolmente l’ambiente».