Giovedì 24 marzo avrà luogo l’incontro con Diana Washington Valdez (giornalista e scrittrice di El Paso Times, El Paso-Tx) sul tema “Crímenes de Estado: La ola de violencia en México que azota a la sociedad” (“Crimini di Stato: l’onda di violenza in Messico che flagella la società”). Il prof. Sergio Bortolani (Preside della Facoltà di Economia) e la prof.ssa Stefania Ninatti (Vice Preside Relazioni Internazionali) introdurranno la conferenza che si colloca all'interno del progetto Diritti Umani e Globalizzazione della Facoltà di Economia, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Antropologiche, Archeologiche, Storico-Territoriali, SUR (Società Umane Resistenti), Amnesty International e Salvagente-Libera Internazionale. Le riflessioni conclusive saranno a cura della prof.ssa Silvia Giletti Benso (Progetto Diritti Umani e Globalizzazione) e di Gianfranco Crua (SUR). A conclusione della conferenza, verrà presentato un frammento teatrale, FRONTERA, una produzione di Urzene - Poesia in azione. È prevista la traduzione simultanea dell’intervento di Diana Washington Valdez. Diana Washington Valdez, definita dall’ex funzionario dell’FBI Frank Evans“un testimone di verità”, è una giornalista investigativa di El Paso Times, che fin dall’inizio ha seguito il dramma delle donne di Ciudad Juárez (Messico). Le sue analisi insieme a quelle di Sergio González Rodríguez sono raccolte nei film “Bajo Juárez” e “Border Echoes” di Lorena Mendez. Autrice dei saggi” Cosecha de Mujeres”, “The Killing Fields: Harvest of Women” e “Mexican Roulette: Last Cartel Standing”. Più volte premiata per il lavoro di informazione su Juárez è stata nominata per il Pulitzer nel 2002. Collabora con Frontera Women's Foundation e God4Girls, entrambe organizzazioni che aiutano le ragazze che vivono in luoghi pericolosi. “Crímenes de Estado: La ola de violencia en México que azota a la sociedad” vuole essere la fase conclusiva di una serie di seminari internazionali che hanno come obiettivo quello di contribuire a formare una coscienza critica sul tema dei cartelli della droga in Messico e del loro ingente potere economico in America Latina e in Italia, e sulla messa a fuoco dei femminicidi a Ciudad Juárez, città di frontiera con El Paso, Texas. Dopo la settimana dedicata alle Madri di Ciudad Juárez, che a Torino ha avuto un significativo momento intorno alla Mole Antonelliana illuminata di rosa, si possono seguire gli aggiornamenti su: www.mirajuarez.org. Lo spettacolo Frontera (testi di Salvatore Smedile; regia di Alberto Valente; in scena: Erika La Ragione, Fulvio Ferrario, Gianluca Vigone, Giulia Gallo, Letizia Leardini, Marta Di Giuli) vuole essere un contributo di sensibilizzazione sui femminicidi di Ciudad Juárez. Diviso in cinque quadri, è un intreccio di racconto, poesia, canto ed espressione corporea. La frontiera fisica, il fiume che divide il Messico dall’America, è la frontiera dell’umano. Canti e lamenti scavano nei significati sepolti di una memoria collettiva che ritroviamo anche nella nostra società.
Per informazioni:
Prof.ssa Silvia Giletti - giletti@econ.unito.it
Tel: 347.8150791
Prof.ssa Stefania Ninatti - ninatti@econ.unito.it