
Incontro lo scorso giovedì presso la sede provinciale tra il Presidente Massimo Nobili e l’Amministratore Delegato e il Responsabile Risorse Umane di E.ON Rete, la società energetica con sede centrale a Verona, che negli scorsi mesi ha deciso un accorpamento dei propri uffici amministrativi e commerciali, con la conseguente chiusura di quello di Verbania.
Da qui la preoccupazione espressa alla Giunta Provinciale dalle Organizzazioni Sindacali per la situazione di incertezza lavorativa che è venuto a determinarsi per i 28 dipendenti E.ON Rete residenti nel VCO.
Per avere chiarimenti dai vertici della società, in via di acquisizione da parte di F2i - Fondi Italiani SGR per le Infrastrutture, il Presidente Nobili e l’Assessore al Lavoro Franzi hanno loro indirizzato una lettera che ha dato corso all’incontro di giovedì scorso.
“Ciò che mi ha delineato l’AD di E.ON Rete restituisce una prospettiva meno pessimistica di quanto ipotizzato per il futuro occupazionale dei 28 dipendenti residenti in Provincia, anche se l’acquisizione da parte di un nuovo azionista di riferimento non permette almomento di ottenere garanzie definitive. Mi è stato comunque assicurato che nell’immediato 18 addetti rimarranno a lavorare nel Verbano Cusio Ossola, anche a fronte del mantenimento di una sede decentrata a Piedimulera” fa sapere il Presidente Nobili.
“Ad altri 4 dipendenti residenti nel VCO – aggiunge Nobili – verrà proposto il trasferimento negli uffici di Daverio, in provincia di Varese. Per 6 dipendenti sono in corso trasferte alla sede centrale di Verona, per le quali sono previste specifiche indennità economiche.
“Va da sé – continua Nobili – che queste maestranze sono occupate all’interno di una società la cui presenza in zona è legata ai contratti sottoscritti con i Comuni, i quali, attraverso gara d’appalto, le hanno assegnato la distribuzione del gas metano. I Comuni, nella definizione dei capitolati di gara, possono inserire clausole con finalità sociali per il
mantenimento dei posti di lavoro ed assicurare il passaggio di un determinato numero di dipendenti proporzionale al numero di clienti finali alla società aggiudicataria della gara stessa. Ed è su questo punto che i Comuni, che hanno la possibilità di farlo, dovrebbero insistere”.
I vertici aziendali di E.ON Rete hanno manifestato al Presidente Nobili la volontà ad affrontare il riassetto dell’organico con la massima trasparenza. Un approccio – sostengono – applicato anche nelle trattative già avviate con le rappresentanze sindacali nazionali e locali.