Lunedì 17 gennaio u.s. si è tenuto un incontro della Rappresentanza dei Sindaci dell’ASL CN1. L’organo di rappresentanza, eletto dalla Conferenza dei 175 primi cittadini del bacino dell’ASL CN1, è presieduto da Francesco Balocco (Fossano) ed è costituito da Stefano Viglione (Mondovì), Sergio Soave (Savigliano), Paolo Allemano (Saluzzo) ed Alberto Valmaggia (Cuneo).
All’incontro, cui hanno preso parte anche i Presidenti dei Comitati di Distretto (Mario Riu, Pierpaolo Varrone, Giorgio Lerda, Gian Pietro Gasco, Fausto Sciandra), sono stati invitati il Commissario straordinario dell’ASO dott. Mario Marchisio ed il Direttore dell’ASL CN1 dott. Corrado Bedogni.
All’ordine del giorno la spinosa questione sollevata dalla Delibera di Giunta Regionale n° 51-1358 del 29/12/2010 “Avvio progetto di riordino del sistema sanitario regionale. Definizione principi generali ed approvazione di nuova configurazione degli ambiti organizzativi e territoriali degli ASR. Proposta al Consiglio Regionale” che prevede, per quanto riguarda la Granda, l’accorpamento delle due ASL (CN1 e CN2) e la gestione centralizzata, attraverso un’unica ASO, di tutti gli ospedali della Provincia.
Riguardo l’ipotesi di accorpamento delle ASL tutti i presenti hanno espresso la loro totale contrarietà, in pieno accordo con la posizione dei Sindaci dell’altra ASL cuneese (quella di Alba - Bra). Si è evidenziato come il recente accorpamento di tre ASL (la 15, la 16 e la 17) in un’unica entità sia un processo non ancora stabilizzato. Ripartire con una ulteriore fusione comporterebbe uno stress insopportabile per l’intera struttura. Si è altresì sottolineato che, essendo le due attuali ASL del cuneese le più virtuose della Regione, non si capisce quale ulteriore miglioramento si possa perseguire con la loro fusione (sarebbe invece auspicabile monitorare con più attenzione le ASL che operano sul territorio torinese: vere “idrovore” di risorse regionali). La contrarietà alla fusione trova motivo, infine, nella considerazione che la realizzazione del nuovo ospedale di Alba - Bra si deve compiere con il sostegno e la forte presenza del territorio che ne costituisce il naturale bacino, cioè l’attuale ASL CN2.
Riguardo la prevista separazione delle ASL dagli Ospedali si è preso atto del fatto che, finora, si è stati tenuti completamente all’oscuro su modi e forme con cui ciò possa avvenire, incertezza aggravata dall’incognita sulle prospettive dei servizi socioassistenziali e dei Consorzi operanti sul territorio.
Si rende quindi evidente l’assoluta necessità di una consultazione che coinvolga tutti gli Amministratori locali. In questa direzione la Rappresentanza ha dato mandato ad Alberto Valmaggia, nella sua veste di Presidente, di convocare la Conferenza dei Sindaci ASL CN1 in una seduta possibilmente unitaria con l’assemblea dell’ASL CN2 al fine di assumere una posizione condivisa e chiara in particolare riguardo il paventato accorpamento delle due ASL. Si auspica che, in quell’occasione, il Presidente della Giunta Regionale garantisca la sua presenza.