
“Come nel caso di Sakineh, la donna iraniana condannata a morte per adulterio, ritengo non tollerabile che possa calare il silenzio su quanto sta accadendo ad Asia Bibi, una donna cristiana condannata a morte in Pakistan per blasfemia”. Così il sindaco di Bra Bruna Sibille ha voluto richiamare l'attenzione sulla vicenda della donna condannata a morte in base alla severissima legge sulla blasfemia, spesso invocata contro le minoranze religiose.
“In questi giorni il marito della donna ha presentato un ricorso presso l'Alta corte di Lahore contro il dispositivo della sentenza. Nella speranza che questo venga accolto, ho ritenuto opportuno scrivere all'ambasciatore del Pakistan nel nostro paese per rappresentargli tutto il rammarico e lo sdegno della comunità braidese per una decisione disumana, che giustificherebbe un omicidio lasciando orfani dei bambini innocenti” - ha poi concluso la prima cittadina. (rg)
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