Il Natale bussa anche sul palcoscenico. Così, domenica 3 dicembre alle 16,30 sul palco dello Spazio Kairos, via Mottalciata 7, va in scena "Natale senza rete", a firma della compagnia torinese La fabbrica delle bambole, in un pomeriggio organizzato da Onda Larsen.
Con Serena Abbà e Martina D'Alonzo, il testo è adatto alle famiglie (e bimbi dai tre anni). Lo spettacolo ha inizio quando l'enorme antenna di connessione del Polo Nord, la più potente al mondo, si rompe a seguito dello scioglimento del ghiacciaio Ymir sul quale era fissata: Babbo Natale, uomo digitalizzato, è, dunque, disperato. Non ha ancora finito, infatti, di preparare tutti i regali: manca, in particolare, quello di un bambino. Non aveva ancora letto la sua mail. Come fare?
Vuole cercare di riparare l'antenna e chiama tutti gli elfi a rapporto. Ma dove sono gli elfi? Sono migrati dal Polo Nord dopo il licenziamento a seguito della costruzione della parabola: avevano deciso di andare a vivere al caldo vicino al mare. Con il vecchio c'è solo la sua governante, che lo aiuta a tenere la casa in ordine, e la sua renna fidata che ormai non vola più da anni ed è bella ingrassata. Entrambe non capiscono niente di elettronica e non sanno riparare l'antenna, il tempo è poco ed il desiderio dell'ultimo bambino deve essere esaudito. Il rischio è che, altrimenti, non creda più a Babbo Natale.
«Bisogna tornare ai vecchi tempi: dobbiamo andare a parlare al bambino di persona» suggerisce la badante del Babbo. La renna, però, è ingrassata, gli elfi licenziati e la slitta impolverata: riuscirà Babbo Natale, con l'aiuto dei bambini a consegnare l'ultimo regalo? Uno spettacolo natalizio per riflettere sulla bellezza dell'incontro e dei regali fatti a mano, con ironia e sensibilità. Con l'aiuto dei bambini, Babbo Natale riuscirà infatti a scoprire la semplicità e il piacere di preparare un regalo fai-da-te, ma riuscirà a consegnarlo in tempo?
Biglietto unico (con merenda omaggio alle 16): 8 euro. Info: biglietteria@ondalarsen.org