lSaranno più di 400 le opere d'arte contemporanea esposte nella mostra “Apertura Mentale”, prevista dal 24 al 26 giugno a Collegno, all'interno del Chiostro Maggiore dell'ex Ospedale Psichiatrico più grande d'Italia. La mostra, organizzata dall'Associazione Le Tre Dimensioni e curata da Monica Col, conta artisti partecipanti da tutta Italia. Vede inoltre esposte anche opere frutto di collaborazioni con la sezione carceraria del Primo Liceo Artistico di Torino presso la Casa Circondariale Cotugno LoRusso, le opere dei Centri Semiresidenziali di Collegno e Piossasco della Cooperativa Sociale La Rondine, le opere e steli in terracotta del progetto “Inciampare nella cultura” dell'Associazione Premio Letterario Amilcare Solferini del canavese. L'esposizione rientra nell'evento Collegno Fol Fest nato su impulso della Città di Collegno e del Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale dell'ASL TO3 - AOU San Luigi Gonzaga, del Centro Esperto Regionale Servizio IESA ASLTO3 ed in collaborazione con ARCI Valle Susa Pinerolo.
Obiettivo della mostra “Apertura Mentale” è creare, attraverso il linguaggio universale dell'arte, adatto a un pubblico di tutte le età, una sensibilizzazione sul territorio verso i temi della salute mentale e sulla lotta al pregiudizio e allo stigma che gravano su chi soffre di disagio psichico. Tramite una ricerca qualitativa dei codici e dei linguaggi dell'arte visiva e creativa, espressi nelle più di 400 opere esposte, si potrà assistere a una vera e propria officina delle arti che abbatte le barriere, crea unione, aggregazione, coinvolgimento, superamento dei disagi di adattamento individuali e collettivi sotto l'unica bandiera della creatività.
“Apertura Mentale è prima di tutto una sfida – dichiara Monica Col, curatrice e presidente delle tre Dimensioni -. Una sfida allo stigma sul disturbo psichico, a un pregiudizio che affonda nella notte dei tempi. E l'arte di per sé raccoglie sfide in continuazione ponendosi al disopra di ogni giudizio e pregiudizio in un linguaggio universale. La chiamata alle arti nel segno della FolFest di Collegno ha raccolto artisti da ogni luogo d'Italia che, tutti insieme, leveranno un coro di creatività positiva dal Chiostro dell'ex Ospedale Psichiatrico. Siamo felici e fieri di essere stati invitati a partecipare a questa prima edizione della FolFest dove l'arte di Apertura Mentale diventa mezzo per promuovere partecipazione cittadina , inclusione a 360 gradi e sviluppare rapporti attivi con realtà educative e riabilitative “.
Gli artisti, con le loro opere, avranno il compito di sensibilizzare tutto il pubblico presente sui temi non facili del disagio psicologico e malattia mentale. Il tutto prendendo come “mood” interno la follia creativa, che diventerà gioiosità espositiva tramite un percorso leggero e di respiro che si snoderà attraverso tutto il Chiostro Maggiore. Apertura mentale offrirà spunti con opere che arrivano dall'osservazione della realtà quotidiana, ma anche dal sogno, dalla fantasia, dai cartoon cercando di coinvolgere, entusiasmare e sensibilizzare un pubblico il più possibile variegato per età e interessi.
Durante tutta l'esposizione l'attrice VITA RESPINA declamerà, tra le opere d'arte, creando così un clima di profonda suggestione, versi e narrazioni tratte da scrittrici come Alda Merini, legate alla realtà del disagio mentale
I PROGETTI ATTIVATI ALL'INTERNO DI APERTURA MENTALE
CSR Collegno e Piossasco Società Cooperativa Sociale La Rondine
Le opere che saranno esposte sono il frutto della creatività e dell'espressione artistica dei pazienti del Centro Semiresidenziale di Collegno e Piossasco in carico ai servizi di salute mentale ASL TO3 e seguiti dalla Società Cooperativa Sociale La Rondine. Il filo conduttore che unisce tutte le opere è quello della lotta allo stigma e del superamento della sofferenza e del disagio mentale vissuta in modo gioioso e creativo. Le opere presentate sono 4: “Complici”, “Muro di gomme”, “Connessioni” e “Città interrogativa”, realizzate da 6 pazienti dei laboratori artistici e riabilitativi supportati da 4 educatori, conduttori dell'attività. La realizzazione dei lavori ha impegnato i pazienti per circa 3 mesi. “Attraverso il lavoro artistico avviene qualcosa di molto importante: la persona attua un riconoscimento di sé e della propria presenza in grado di lasciare una traccia. L'arte si fa interprete di un intervento di aiuto e di sostegno alla persona a mediazione non verbale che utilizza i materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, nella relazione tra l'operatore e il paziente”. Spiegano dalla direzione. In accordo con le parole di Paul Klee: “l'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è”. Responsabile del progetto: Flavio Ostorero Ringraziamo gli operatori che hanno condotto le attività: Manuela Soldo, Mariluci Delmonaco, Giovanna Ciquera e Teresa Bello. Ringraziamo il nostro coordinatore Flavio Ostorero ed i pazienti coinvolti nella realizzazione delle opere: Luigi, Debora, Giulia, Roberto, Andrea e Giusy.
Sezione carceraria del primo Liceo Artistico di Torino c/o Casa Circondariale Lorusso Cotugno
Un percorso formativo di persone che vivono il disagio della detenzione. I lavori dei detenuti sono stati realizzati specificatamente per la Folfest sempre presentando l'arte come mezzo di superamento delle barriere. Le opere rivestiranno una sinergia tra la realtà carceraria e il territorio circostante, portando in luce come il carcere è luogo sì di costrizione, ma anche di elevazione dell'anima verso progettualità, crescita, “svolta”. Un modo per partecipare alla vita “fuori” pur essendo “dentro”, un modo per esserci, per prendere parte a un appuntamento che potrebbe essere anche un progetto di lavoro d'arte continuativo nel tempo tramite il linguaggio universale dell'arte stessa. Referenti del progetto professoressa Annalisa Gallo e professor Attilio Di Maio, docente di discipline plastiche presso Casa Circondariale Lorusso e Cotugno.
Inciampare nella cultura progetto dell' Associazione Amilcare Solferini
Esposizione delle mattonelle in terracotta del Progetto “inciampare nella cultura” in atto da 5 anni nei comuni canavesani di San Giorgio, Montanaro, Pavone,Rodallo , Foglizzo Cuceglio oltre che in locaità estere. ” L'associazione Premio Amilcare Solferini partecipa ad Apertura Mentale con il progetto “Inciampare nella cultura” una contaminazione tra arte e letteratura – spiega Alessandro Actis Grosso, promotore del progetto -. Un modo in cui la Cultura riveste un ponte verso il futuro tramite il selciato lastricato da queste mattonelle. Le mattonelle saranno realizzate appositamente per LA FOLFEST con frasi dedicate alla realtà del manicomio di Collegno e lasciate in donazione alla città di Collegno.“Le mattonelle Inciampare nella Cultura, sono parte di un progetto nato in seno al premio dedicato ad Amilcare Solferini – dichiara Giovanni Ponzetti , scrittore e sostenitore del progetto-. A tutti gli effetti sono un fac-simile delle piastrelle da 20cm x 20 cm e spesse 2cm, che pavimentavano le case rurali dell'ottocento in Canavese. L'idea è, come il concorso letterario, di Alessandro Actis Grosso, lontano parente del Solferini”. “Su questi manufatti in terracotta sono incise sia poesie di poeti legati al concorso, sia dei grandi che hanno fatto la storia. Le mattonelle, ad oggi circa 200, fanno bella mostra di sé sui muri di più di 20 comuni canavesani oltre che in case di privati cittadini. – aggiunge l'ideatore del progetto Alessandro Actis Grosso. L'iniziativa si propone di ricordare colui che nel passato è stato sia testimone sia cantore del suo tempo, mantenerne vivo lo spirito, insieme con la concreta voglia di valorizzare il territorio, creando una memoria del futuro grazie a poesie e racconti che, ancora, attingano all'afflato e al ricordo di Amilcare Solferini. Il progetto vuole creare un itinerario tra persone e istituzioni in tutto il mondo con un semplice obiettivo: portare la bellezza della poesia e della scrittura attraverso una semplice mattonella.
Progetto a cura dell'artista Alessandro Actis Grosso in collaborazione con Giovanni Ponzetti poeta e scrittore.
Laboratorio didattico gratuito per bambini dai sei ai 12 anni
L'associazione proporrà, all'interno dei tre giorni di esposizione un laboratorio di avvicinamento all'arte, per insegnare e far toccare con mano come l'arte possa aiutare a esprimere sentimenti, creatività e immaginazione. Come possa essere un linguaggio capibile da tutti e modo di aggregazione e creazione di autostima.
Laboratorio tenuto dalla pittrice Silvana Cimieri, allieva del Maestro Lorenzo Alessandri.
Previste 2 sezioni mattino e pomeriggio per tutti e tre i giorni espositivi per un massimo di 12 bambini in contemporanea.
ARTISTI PARTECIPANTI
Nathan Benedict - Piero Biasion - Carlo Cammarota - Dina Casmiro – Germano Casone – Giovanna Ciquera – Marzia Ciliberto - Silvana Cimieri – Renata DeSanto – Ilaria Dellisanti – Giovanni Della Nera - Veronica Dell'Oro -Daniela Iovino - Elisa Lo Presti – Giulia Martino - Aldo Claudio Medorini – Grazia Mazzone – Ornella Ogliari – Monica Petronzi - Graziano Piola – Fabrizio Piuma -Eleonora Pizzolato - Anna Rota Milani - G. Ruggieri - Antida Tammaro - Adriano Zamuner - Federica Zanella - Paola Zanella - Gabriele Zannini - Andrea Zelio - Chiara Ziganto