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21/07/2018Comune di Avigliana
 
Alternanza scuola-lavoro, gli studenti hanno partecipato a due progetti sull'archeologia presso il Castello di Avigliana con Associazione Ara e Associazione archeologica aviglianese
 
SCUOLA-LAVORO E ARCHEOLOGIA:
DUE CANTIERI AL CASTELLO
 
Il Castello di Avigliana è candidato a luogo del cuore del Fai, il Fondo ambiente italiano 
 


Alternanza scuola-lavoro, gli studenti hanno partecipato a due progetti sull'archeologia presso il Castello di Avigliana con Associazione Ara e Associazione archeologica aviglianese: un sito simulato adiacente il parcheggio e uno scavo reale in cima. Il Castello è candidato a luogo del cuore del Fai, il Fondo ambiente italiano Saranno gli stessi studenti a preparare e illustrare il proprio lavoro il prossimo 23 settembre 2018 nel corso della IX giornata del Patrimonio Archeologico Valsusino, durante la quale i principali siti archeologici della Valle sono aperti e accessibili per tutta la giornata, con la possibilità di accompagnamenti guidati gratuiti. Dall'inizio dell'anno infatti oltre 180 studenti hanno partecipato a due distinti progetti di alternanza scuola-lavoro sull'archeologia che si sono svolti in parte a scuola e in parte presso il Castello di Avigliana. Li hanno messi in atto Associazione Ara e Associazione archeologica aviglianese in collaborazione con istituto Galileo Galilei di Avigliana, liceo scientifico Marie Curie di Grugliasco, liceo classico Vittorio Alfieri di Torino e istituto Economico a indirizzo Turistico Valentino Bosso – Augusto Monti di Torino.

«I progetti messi in campo sul nostro territorio - dichiara il sindaco di Avigliana Andrea Archinà - sono la testimonianza di come l'alternanza scuola lavoro possa davvero essere un banco di prova importante per gli studenti che vi partecipano. L'amministrazione comunale ha voluto offrire agli studenti un'opportunità concreta di valorizzare una parte del proprio patrimonio archeologico. Parte tutt'altro che secondaria, se consideriamo che nello specifico il Castello, o meglio quel che ne rimane, è divenuto negli anni uno dei simboli rappresentativi dell'intera città. Grazie alla collaborazione delle due associazioni partner e dell'archeologo Gabriele Gatti siamo inoltre riusciti a reperire informazioni e una serie di risultati estremamente utili per procedere a una programmazione di interventi che, compatibilmente con le risorse economiche che riusciremo a mettere a disposizione, contribuiranno ad aumentare la rilevanza del sito e a consentire ulteriori attività didattiche e di promozione turistica. L'invito è quindi quello a partecipare numerosi alla prossima giornata del Patrimonio archeologico nella quale si potranno conoscere direttamente dalla voce degli studenti le conclusioni della loro attività e le proposte elaborate».

Il progetto seguito da Ara si è concluso il 25 giugno 2018. Ara è un'associazione formata da professionisti che lavorano nel settore dei Beni culturali (archeologi, restauratori e archivisti, storici dell'arte) e si occupa di didattica, valorizzazione e progetti di formazione nelle scuole, attività di divulgazione rivolte al pubblico. Nel progetto sono state coinvolte due classi dell'istituto Galileo Galilei di Avigliana, una classe del liceo classico Vittorio Alfieri di Torino, tre classi dell'istituto turistico Bosso Monti di Torino, una classe del liceo delle scienze umane Marie Curie di Grugliasco, in totale circa 140 studenti. «Il progetto vero e proprio sul territorio - spiega Eleonora Mina di Ara - è iniziato a maggio con una simulazione di cantiere archeologico impostato come sito medievale, ai piedi del Castello. La preparazione del cantiere didattico è iniziata a gennaio e i lavori sono iniziati a fine febbraio: ampliate le piccole parti già presenti sul posto, progettato e ampliato il sito esistente, hanno lavorato in sei sul progetto». Dopo un primo scavo sono state costruite e poi ritombate (nuovamente ricoperte di terra - ndr) alcune strutture. Gli studenti hanno quindi fatto lo scavo, il disegno delle strutture, dei manufatti, il lavaggio e la pulitura dei manufatti, il rimontaggio delle ceramiche. Dopo una serie di attività svolte sullo scavo, gli studenti hanno imparato molto anche sulla parte della documentazione con turni di 4 ore al giorno per 5 giorni. La classe del Marie Curie in particolare si è dedicata all'archeologia funeraria. I ragazzi hanno messo in pratica quanto hanno imparato in classe tra gennaio e marzo. Sullo scavo hanno svolto anche un rilievo con un tecnico Cad. I progetti sono stati studiati in parallelo con i docenti sulla base delle discipline che si studiano in ciascuna scuola. Le strutture, le tombe, la strada e le parti di muratura saranno visibili fino a settembre. L'associazione Ara coglie l'occasione per ricordare il 33enne volontario vice capo squadra del gruppo Aib di Villar Focchiardo Piero Cordola di Condove, scomparso prematuramente, che dato un grande aiuto nelle fasi di preparazione del sito simulato.

Il secondo progetto è stato curato da A3, associazione archeologica di volontariato composta da 30 volontari di cui circa 15 attivi costituitasi nel 2013. Organizza eventi di sensibilizzazione sul patrimonio culturale, paesaggistico e archeologico locale e supporta in collaborazione con Soprintendenza e Comune l'assistenza alle attività di scavo. L'associazione segue inoltre un'attività di ricerca archivistica sulla Storia locale. A3 ha condotto uno scavo vero e proprio insieme a circa 50 studenti. In accordo con la Soprintendenza e con il Comune, gli studenti dell'Istituto Galileo, indirizzo geometri, hanno ripulito l'area intorno al Castello coinvolgendo anche l'Ente Parco. Gli studenti hanno partecipato a una lezione sul campo, con una campagna di rilievo con i droni a cura dei fratelli Rosa Clot, topografi di Giaveno. I professionisti hanno mostrato come si utilizzano gli strumenti e hanno effettuato un volo per creare un modello tridimensionale del Castello. Quest'area di studio sarà utilizzata negli anni a venire in un'ottica di studio stratigrafico e di restauro. I ragazzi hanno eseguito una pulizia archeologica, diretti da Gabriele Gatti (archeologo che da anni lavora con il Comune di Avigliana), hanno preso le misure dei vari ambienti, hanno posizionato i cartellini e prodotto una documentazione (disegno tecnico di dettaglio) mettendo in luce gli ambienti nascosti dalla vegetazione. Con Giuseppe Fornero (disegnatore) e Isabella Atzori (fotografa amatoriale) sono stati poi riprodotti gli ambienti antichi. I ragazzi hanno potuto così comprendere come la propria attività di geometri si possa contestualizzare in ambito archeologico. Non è mancata la parte teorica: «Con l'Istituto Galileo Galilei, indirizzo turistico, di Avigliana - spiega Davide Gazzola dell'associazione Archeologica aviglianese - abbiamo lavorato su una serie di lezioni teoriche sul marketing turistico e in collaborazione con lo Iat di Avigliana. I ragazzi hanno studiato tre percorsi turistici (come un vero tour operator): il primo sulla Chiesa di San Bartolomeo al Lago Piccolo, coinvolgendo anche la parte naturalistica e storica, il secondo pacchetto sul Castello di Avigliana e i borghi e il terzo su un percorso turistico presso la Statio ad fines, un sito archeologico di età romana, all'interno di una borgata rurale». Le classi dell'Istituto Galileo Galilei di Avigliana coinvolte sono state la IV del corso di Costruzione ambiente e territorio e la III C del Turistico.

A conclusione del progetto, le fotografie saranno montate su pannelli ed esposte a settembre nella sala consiliare. «Per noi è stata un'esperienza importante  - conclude Gazzola di A3 -. Ognuno nel suo ruolo ha potuto partecipare a progetti di valorizzazione di beni culturali sul territorio unendo volontariato e gli enti preposti».

Proprio in questi giorni sono aperte le votazioni sul sito del Fondo ambiente italiano, il Castello di Avigliana è infatti candidato a Luogo del cuore del Fai.
 


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