Mancano ancora due mesi al Natale, ma Orta ha già pronto un ricco programma di avvenimenti che, nell’anno della biodiversità porterà la firma del Consorzio tra le pro loco di Novara e Vco impegnato da un anno e mezzo nell’ ambizioso progetto di salvaguardia di fiori, frutti e ortaggi perduti.
Questa mattina a Orta San Giulio, nella sede della pro loco che collaborerà nell’organizzazione, Marilena Roversi, direttore del progetto Interreg finanziatore degli eventi con la Fondazione Cariplo, ha illustrato con dovizia di particolari il ricco programma. E a Fabrizio Morea, presidente del Consorzio tra le venti associazioni turistiche di lago e di monte sparse nelle due province, è subito tornata alla mente la storica e indimenticata prima Lunganotte d’Italia quando, nel 1988, per due giorni il centro storico fu attraversato da una miriade di piccoli e grandi momenti d’attrazione.
Infatti, sabato 4 e domenica 5 dicembre, sarà proprio così: tanti magici eventi destinati a richiamare ad Orta migliaia di appassionati del giardinaggio, della coltivazione di erbe magiche, dei fiori e delle piante perdute, dei piaceri della buona tavola con laboratori del gusto e degustazione di vini novaresi e del Canton Ticino, mostre e a Palazzo Ubertini, convegni a getto continuo. Così come – e non potevano mancare- mostre mercato e appuntamenti a tavola con ricette preparate ad hoc utilizzando prodotti biodiversi.
E’ la prima volta che il Consorzio delle pro loco si lancia in una impresa così importante che, proprio per la sua innovativa creatività vedrà giungere nell’antico borgo esponenti di spicco del giornalismo, dell’ambiente, dell’enogastronomia.
Mentre sono ancora top secret i nomi di alcuni protagonisti che interverranno, di altri si conoscono nome e fama: Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF e neo nominato dal ministro Prestigiacomo “Ambasciatore di biodiversità”, Paolo Massobrio, giornalista ed enogastronomo, Paolo Pejrone, presidente dell’Accademia piemontese dei giardini, Stefano Vercelloni, consigliere nazionale dell’Associazione Città del Vino, anna e Carla Barbaglia, fondatrici a Pietra Ligure del giardino degli ellebori e, infine, la grignaschese Anna Ferro, etnobotanica delle mele; già, le mele: a loro sarà dedicata la salita della Motta, addobbata, appunto, da “Cento alberi e Cento mele”.
Tante le curiosità e gli appuntamenti: tra questi- come ha ricordato il prof. Giorgio Albertinale- ci sarà anche una particolare degustazione di pane artistico e di prodotti di panetteria e pasticceria che prepareranno gli allievi di ‘Vco Formazione’ . Poi le mostre fotografiche nelle vie del borgo,‘il mercato di fiori e frutti nel giardino d’inverno’ a cura di Bionovara, l’esposizione di erbe magiche ed afrodisiache e l’erbario sensoriale, una vera rarità proposta dal Museo della rosa antica di Serramazzoni (Modena).
Ce n’è abbastanza? Ancora no: quanti volessero assaggiare ortaggi antichi, frutti perduti, patate blu o pomodori gialli si prenotino per tempo (0322 90302) al Ristorante Bocciolo di Orta, dove il 9 dicembre sarà servita l’attesa seconda ‘Cena della bibbia’, con i prodotti nati nell’Orto di Esaù, alla parrocchia di Miasino.
Ma non è tutto: “Dopo il 4 e il 5 dicembre precisa, infatti, Giuditta Manzetti, la Pro Loco di Orta proporrà altre iniziative che si concluderanno il 6 gennaio”.
Fin qui il progetto-programma per quello che si annuncia come il più bel Natale sul lago degli ultimi anni. Ma già dai prossimi giorni, con inizio il primo ottobre, il Consorzio delle Pro Loco annuncia una nuova iniziativa: i corsi di cucina in programma al Museo degli alberghieri di Armeno con la collaborazione della pro loco di quel comune. Un nuovo ciclo di appuntamenti del venerdì che fa seguito ai corsi (sempre gratuiti) aperti a tutti per la formazione in agricoltura tenutisi a Pogno nelle scorse settimane.