Le dichiarazioni del noto Legale dell'Unione Nazionale Consumatori
PATRIZIA POLLIOTTO UNC: “ATTENZIONE ALLE FINTE E-MAIL A NOME EQUITALIA”
L'invito a segnalare i casi sospetti alle Autorità di Polizia Postale
TORINO Lì 15-01-2016 – “Dal Veneto al Piemonte, ma anche in tutta Italia, dilagano in questi giorni e-mail truffa. È il caso di messaggi di posta elettronica fraudolenti che, utilizzando impropriamente e illegalmente il nome di Equitalia, invitano gli utenti raggiunti sui propri PC ad aprire allegati potenzialmente pericolosi, richiedendo al contempo in risposta l'elencazione di dati sensibili”. Questo l'allerta lanciato dall'Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell'Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima e più autorevole associazione consumeristica italiana. “UNC Piemonte ricorda che per politica aziendale Equitalia, ovvero l'ente di riscossione nazionale, non richiede mai dati sensibili via e-mail. Innanzi a simili richieste è bene quindi diffidare e non cadere nella tentazione, ribadiamo, di aprire gli allegati, nonché di segnalare subito l'indirizzo e-mail fraudolento alle Autorità di Polizia Postale”, conclude Patrizia Polliotto.
TORINO Lì 07-01-2016 – “Dal Veneto al Piemonte, ma anche in tutta Italia, dilagano in questi giorni e-mail truffa. È il caso di messaggi di posta elettronica fraudolenti che, utilizzando impropriamente e illegalmente il nome di Equitalia, invitano gli utenti raggiunti sui propri PC ad aprire allegati potenzialmente pericolosi, richiedendo al contempo in risposta l'elencazione di dati sensibili”. Questo l'allerta lanciato dall'Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell'Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima e più autorevole associazione consumeristica italiana. “UNC Piemonte ricorda che per politica aziendale Equitalia, ovvero l'ente di riscossione nazionale, non richiede mai dati sensibili via e-mail. Innanzi a simili richieste è bene quindi diffidare e non cadere nella tentazione, ribadiamo, di aprire gli allegati, nonché di segnalare subito l'indirizzo e-mail fraudolento alle Autorità di Polizia Postale”, conclude Patrizia Polliotto.