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23/09/2015conmunicazionemusicale
 
Il noto giornalista e campanologo racconta la storia della più antica fonderia al mondo di campane
 
CAMPANA EXPO, SCANDURRA: "PONTIFICIA FONDERIA MARINELLI, MILLENARIA GLORIA D'ITALIA"
 
A Milano il 26 settembre l'inaugurazione della grandiosa Campana di Expo 2015
 
Milano, lì 23-09-2015 – EXPO 2015, la Pontificia Fonderia di Campane “Marinelli” ha fuso per il Comune di Milano la “Campana dell'Expo”.
Ben 850 Kg di bronzo purissimo per 1 metro e 12 cm di diametro, figlio dell'arte dei Fratelli Armando e Pasquale Marinelli che, con un prezioso e raffinato castello in metallo, verrà installata, benedetta e inaugurata a partire dalle ore 16.00 il prossimo sabato 26 settembre lungo la Darsena, in zona Navigli, in uno dei quartieri più eleganti e popolati del capoluogo lombardo, nel corso di una solenne cerimonia alla presenza delle Autorità cittadine e di quelle del Molise.
La grande campana reca su di sé impressi, oltre al logo di Expo, le immagini dei due più importanti dipinti custoditi a Milano: “L'ultima cena” di Leonardo da Vinci e “La canestra di frutta” del Caravaggio. Completano le decorazione del Sacro Bronzo gli stemmi del Comune di Milano, di Agnone (cittadina sede della Fonderia), della Regione Molise, con in più l'immagine di San Francesco Caracciolo, Patrono dei Cuochi D'Italia morto proprio ad Agnone.
“PONTIFICIA FONDERIA MARINELLI”: LA PIU' ANTICA FAMIGLIA E AZIENDA ITALIANA
“Già nel 1862 a quella che viene comunemente considerata la Prima Edizione di Expo, la Grande Esposizione tenutasi a Londra, appena un anno dopo l'Unità D'Italia, la Famiglia Marinelli esponeva un maestoso e imponente carillon di campane suonato a tastiera per il quale la celebre Fonderia di Campane fu insignita di un encomio e una Medaglia D'Oro da Re Vittorio Emanuele II” spiega il noto giornalista e campanologo Maurizio Lorys Scandurra, tra i massimi esperti del settore in Italia.
“La famiglia Marinelli, dall'Anno Mille a oggi, è la più antica dinastia italiana. L'unica da sempre a tramandarsi di generazione in generazione, di padre in figlio, di zio in nipote, l'ancestrale e segreta arte della fusione delle campane. Si deve a loro nel Dopoguerra la preziosa opera di rifusione delle campane depredate dai campanili da fascisti e nazisti, grazie al bronzo dei cannoni impiegati durante il secondo conflitto mondiale”, prosegue Maurizio Lorys Scandurra.
“I Marinelli sono la più antica azienda in Italia, la terza più antica azienda al mondo, e la loro celeberrima Fonderia è stata persino dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco”, prosegue Scandurra.
“Adiacente alla Fonderia, dal 1999 è attivo il “Museo Internazionale della Campana” intitolato a San Giovanni Paolo II, in memoria della visita del Santo Padre in Fonderia il 19 marzo del 1995, assistendo e benedicendo la colata di fusione della “Campana della Pace”. Ogni anno, esso attira in Molise ben oltre 30mila visitatori da tutto il mondo”, aggiunge Scandurra.
“PONTIFICIA FONDERIA MARINELLI”: STORIE DI BEATI, SANTI E DI PAPI
Ricorda Maurizio Lorys Scandurra: “Ma la storia della Famiglia Marinelli è legata in particolar modo al Novecento. Ed è una storia di beati e di santi. Nel 1923 la Fonderia Marinelli realizzò il grandioso concerto di otto campane per il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, commissionate dal fondatore e benefattore Bartolo Longo, in seguito elevato agli onori degli altari con il titolo di Beato nel 1980 proprio da Papa Giovanni Paolo II. Nel 1924, per via di quell'azione, che aveva portato la Famiglia Marinelli a costruire ex novo sul posto – con tanta fatica e altrettanti sacrifici - una fonderia temporanea per la realizzazione di quelle monumentali campane, lavoro che durò ben sei anni, Papa Pio XI la insignì del titolo e dello stemma di “Pontificia” Fonderia di Campane: unica al mondo a potersene fregiare”, aggiunge Scandurra. “La Famiglia Marinelli ha altresì fuso in anni recenti campane celebrative per Papa Benedetto XVI e Papa Francesco”, conclude.
“PONTIFICIA FONDERIA MARINELLI”: LE CAMPANE VOLUTE DA PADRE PIO
“Storico l'affetto di Pasquale Marinelli per Padre Pio, oggi Santo, che volle il maestoso concerto di campane per il Santuario di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo. San Pio da Pietrelcina non fece a tempo ad ascoltare la voce possente dei 15 bronzi che vennero fusi molti anni dopo la sua morte, tante erano le priorità da realizzare come la “Casa Sollievo della Sofferenza”, il grande ospedale iniziato nel 1947”.
“PONTIFICIA FONDERIA MARINELLI”: GIULIO ANDREOTTI IN VISITA AD AGNONE
“Pochi sanno che il grande politico e statista Giulio Andreotti è stato un eccezionale collezionista di campane. Ne possedeva persino una fatta di ossa umane. Quando, appena dopo il Giubileo del 2000, si recò in visita alla “Pontificia Fonderia Marinelli”, decise di regalare al “Museo Internazionale della Campana San Giovanni Paolo II” a questa adiacente una copia rarissima del “De Tintinnambulis”, il più antico trattato sull'arte fusoria delle campane esistente e risalente addirittura al 1664”, aggiunge Maurizio Lorys Scandurra.
PASQUALE MARINELLI, DALLE OFFICINE DI CAMPANE AL CDA DELLA BANCA D'ITALIA
Prosegue con il proprio, appassionato racconto il giornalista e campanologo Maurizio Lorys Scandurra:“Del resto, come non ricordare la storia e la figura di Pasquale Marinelli, classe 1921 scomparso nel 2003, conosciuto in tutto il mondo come “Il Patriarca delle Campane”, zio degli attuali contitolari, i Fratelli Armando e Pasquale Marinelli? Fu chiamato alle armi nel 1941, Ufficiale degli Alpini della divisione Alpi Graie, operativa nel Montenegro, disperso e rifugiato dopo mille traversie di guerra nel Nord Italia,nell'impossibilità manifesta di poter far ritorno a casa dalla famiglia. Nel 1943 entrò in Fiat a Torino, e nel 1945, a seguito della liberazione dall'oppressione tedesca, rinunciò a una carriera da dirigente nella fabbrica torinese di automobili per tornare ad Agnone, in Molise, a ricostruire ciò che era andato distrutto durante il conflitto. A Pasquale Marinelli e al fratello scultore Ettore si devono le grandi campane benedette dai Sommi Pontefici del Novecento, da Papa Pio XI a San Giovanni XXIII, a Paolo VI, oltre a Karol Wojtyla. Uomo umile tutto casa e lavoro, fu insignito delle più Alte Onorificenze dello Stato, giungendo persino alla nomina dal 1983 di Consigliere della Banca D'Italia. Quando nel 1950 un terribile incendio devastò i locali della Fonderia, Pasquale Marinelli non si perse d'animo. Individuato un luogo alla periferia di Agnone, da sempre sede della storica azienda, la ricostruì da zero dando nuova linfa al futuro di questa straordinaria, millenaria attività artigianale”.
“PONTIFICIA FONDERIA MARINELLI”: DA SEMPRE LE PIU' FAMOSE CAMPANE AL MONDO
Moltissime, e famose in ogni dove del mondo, le campane realizzate dalla “Pontificia Fonderia Marinelli” in Molise: da quelle per la Torre di Pisa alla Campana per il Centenario dell'Unità D'Italia, nel 1961, alla Kennedy Bell, in omaggio allo storico Presidente degli Stati Uniti. Senza dimenticare la grande Campana del Giubileo del 2000, ben sei metri di diametro esposta permanentemente quale opera d'arte all'interno dei Giardini Vaticani.
E poi ancora la Campana della Perestrojka, del Concilio Vaticano II, la Campana dell'Anno Santo 1975, oltre a quelle fuse per i santuari mariani di Lourdes nel centenario dell'apparizione della Santa Vergine e di Medjugorje.
 


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