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29/03/2014Press - Adriana Cesarò
 
 
ALLA REGGIA DI VENARIA INAUGURATA LA MOSTRA ALTA MODA, GRANDE TEATRO
 
“Lavorare per il Teatro è una liberazione totale, come volare lontano dalla tradizione e dagli schemi per reinterpretare, senza costrizioni personaggi e miti”. Gianni Versace 1989.
 


Trent'anni di storie e incontri tra i protagonisti della moda italiana e grandi interpreti della scena teatrale internazionale, si uniscono nel percorso espositivo della mostra Alta Moda, Grande Teatro. Dal 29 marzo al 14 settembre 2014, alla Reggia di Venaria.
La mostra accoglie l'eccellenza, la tecnica e la realizzazione delle performances dei più famosi stilisti italiani, nell'arte della creazione di abiti di scena, elaborati ed ideati da artisti della moda come: Armani, Balestra, Biagiotti, Capucci, Fendi, Ferretti, Galante, Mattiolo, Missoni, Valentino e Versace.
La mostra espone più di 204 opere tra costumi di scena e abiti da concerto concepiti per grandi artisti protagonisti, Mirella Freni, Raina Kabaivanska, Joaquin Cortes, Kiri Te Kanawa, June Anderson. Esposti molti bozzetti inediti di Renato Balestra, illustrazioni e video, completano la splendida cornice espositiva proveniente da collezioni straniere e private, case di moda, grandi teatri nazionali ed internazionali. L'inaugurazione del 28 marzo è stata omaggiata dalla presenza della cantante lirica Raina Kabaivanska e dallo stilista Luca Missoni. Presente il collezionista Roger Salas che ha esposto un abito nero da flamenco di Giorgio Armani, realizzato per Joaquín Cortes.
La mostra è stata curata dallo storico dell'arte e della moda Massimiliano Capella, già protagonista espositivo della cornice storica del Palazzo Sheremetev, ora sede del Museo di Stato di Teatro e Musica di San Pietroburgo, per giungere alla Reggia di Venaria, imperdibile ed unica tappa italiana.
Stilisti e Primedonne del bel canto, s'incontrano nella storia del teatro e della moda con costumi di scena, pezzi unici ideati e cuciti su misura o dipinti a mano, che segnano la grande espressione della moda italiana.
Il percorso espositivo inizia con tre abiti di scena che raccontano diversi modi d'interpretazione dello stesso personaggio, quello della Contessa nell'opera Capriccio di Richard Strauss.
Moderna, teatrale e sofisticata è la visione proposta da Gianni Versace nel 1990 per il soprano neozelandese Kiri Te Kanawa, vestita con uno straordinario abito da sera, in raso nero interamente ricamato con cristalli policromi che formano motivi geometrici ispirati alle grafiche di Sonia Delaunay. L'eloquenza delle stoffe descrive, invece, il carattere della Contessa, disegnata da Roberto Capucci nel 2002 (Napoli Teatro San Carlo) per il soprano June Anderson che sfoggia, nel primo atto, un costume di “taffetas plissè” in nove toni di rosso dall'arancio al rosso garofano scuro, con un grande fiore che si apre sul petto, sul dorso un movimento del tessuto va a formare un grande ventaglio.
Gai Mattiolo per Cecilia Gasdia ha creato un abito da concerto in tulle di seta blu, interamente rivestito da sottili cristalli Swarovski. Laura Biagiotti per Carla Fracci, un'ampia mantella di cashmere interamente bordata con “volant” in taffetas. Renato Balestra per Mirella Freni un abito da concerto dalla linea “Haute Couture” dal corpetto in velluto blu e ampia gonna in pura seta “duchesse” cangiante completo da una spilla a forma di cuore in cristalli Swarovski. Indossato da Mirella Freni a New York, Metropolitan Opera House, 2005. Fendi “Carmen in Arena” è del 1980 la prima incursione della moda italiana in una produzione operistica, una dichiarazione d'amore delle sorelle Fendi e del loro direttore creativo Karl Lagerfeld per l'opera lirica.
L'eleganza di Fendi continua in numerose produzioni da Verdi a Puccini, da Mozart a Bizet. Importante l'impegno operistico con circa sessantatré costumi realizzati nel 1986 per la Carmen all'Arena di Verona. I vestiti raccontano la passione attraverso i colori, le stoffe e le decorazioni come l'esposizione di Missoni in “Africa e Aeros” un incontro fra terra e cielo. La storia dei Missoni inizia nel 1983, quando si presentano al grande pubblico del Teatro alla Scala con 120 costumi disegnati per Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. Tra i pezzi esposti un meraviglioso kimono con fili d'oro, realizzato da Roberto Capucci nel 1956.
Ai visitatori le altre scoperte della suggestiva mostra che, grazie alla magia del teatro e alla moda, stile italiano, rendono incantevole l'esposizione della mostra.
Info www.lavenaria.it
Vedere altre foto negli allegati.
 

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