Già si era svolta a Torino, nel marzo del 2008, la prima edizione della convention internazionale dedicata all'industria aeronautica, spazio e difesa, mai realizzata in Italia, l'Aerospace & Defense Meetings. Erano presenti circa un migliaio di professionisti, in rappresentanza di aziende che si sono presentate come fornitori e delle imprese intervenute come buyer, oltre ai visitatori che hanno partecipato alle conferenze e ai workshop.
La rassegna ha confermato l'eccellenza tecnologica e il posizionamento competitivo delle imprese aerospaziali italiane e in particolare piemontesi, si è ripetuta l'anno successivo, per poi diventare biennale dal 2011, in alternanza con l'Aeromart di Tolosa.
Torino che da sempre è considerata la capitale aerospaziale italiana, ha consolidato il suo primato ospitando, all'Oval del Lingotto, nei giorni 23 e 24 ottobre 2013, l'Aerospace&Defense meetings, una nuova edizione della convention internazionale, che continua ad essere l'unica di questo tipo in Italia e che è servita sopratutto ad offrire una possibilità di incontro alle piccole e medie imprese del settore con i grandi produttori mondiali.
L'iniziativa è stata, come sempre, organizzata da Torino Piemonte Aerospace, dal Centro estero per l'internazionalizzazione su incarico della Regione e della Camera di commercio di Torino e da Abe Bci Aerospace un'azienda leader mondiale nell'organizzazione di incontri d'affari per il settore aerospazio e difesa. Più di 100 aziende partecipanti erano piemontesi, con Alenia Aermacchi, Thales Alenia Space, Selex e Avio Aero in prima fila.
Ci sono stati migliaia di incontri d'affari, più di 500 aziende presenti, oltre 1.000 professionisti partecipanti (di cui metà dall'estero) in rappresentanza di 25 Paesi.
Quest'anno ospite d'onore è stata l'industria aerospaziale tedesca. Tra i nuovi nomi si sono visti Honeywell aerospace, Turkish aerospace industry, Latecoère (settore aeronautico francese) e Ruag (Svizzera), che si sono aggiunti ad altri grandi player che hanno già partecipato in passato, come le russe Sukhoi, Beriev e Aviapltska.
Tra i paesi presenti per la prima volta al Convegno di Torino, ci sono stati Costa Rica, Malesia, Marocco e sopratutto la Cina, che rappresenta un mercato strategico per le imprese piemontesi.
Il settore in Piemonte, sottolinea il governatore Roberto Cota, “occupa 12.500 addetti distribuiti in 5 grandi imprese, più 300 nelle piccole e medie imprese, 3 atenei universitari e 3 centri di ricerca. Ha un fatturato di 2,6 miliardi con ampi margini di sviluppo”. Per il suo sviluppo, afferma il presidente, “abbiamo destinato 50 milioni in ricerca e innovazione. E grazie al Piano per l'internazionalizzazione le nostre imprese hanno un sostegno concreto”. In tutta Italia invece il settore aerospaziale, impiega circa 40 mila addetti e fattura 8 miliardi di euro.
Nel 2012 l'export è ammontato a 1,11 miliardi in aumento del +4,6% sul 2011 (+8,9% sul 2010) con un saldo della bilancia commerciale positivo per 836,9 milioni. I mercati principali sono stati gli Usa, il Regno Unito, la Germania e la Francia.
Secondo Alessandro Barberis, presidente della Camera di commercio di Torino, “le tre precedenti edizioni di Aerospace & Defense Meetings hanno portato alle imprese piemontesi 15 commesse in programmi civili e militari per oltre 5 milioni di euro, mentre 11 sono ancora in negoziazione per un valore di oltre 20 milioni di euro”.
Torino e il Piemonte sono tornati ad essere, con questo importante meeting, al centro dell'attenzione nel campo aerospaziale e, nonostante la situazione di crisi economica internazionale, sono stati capaci di confermare i numeri e l'interesse delle scorse edizioni. In che non è poco.
Pierluigi Capra (autore del libro “Torino città di primati - 333 volte prima in Italia”)