La grande poesia italiana non può certo essere racchiusa in un libretto... E così eccoci ad una seconda selezione di grandi autori e grandi poesie. Se nel primo volume si erano cercate quelle che si studiavano sui banchi di scuola, in questo secondo volume si è spaziato su temi più inconsueti. Ci sono le poesie alla madre composte da Edmondo De Amicis e gli incredibili paesaggi di Pascoli, la forza di D'Annunzio e la sensibilità di Pavese e addirittura una poesia in cui Foscolo descrive sè stesso!
Da un certo punto di vista, la poesia ha svolto un lavoro inestimabile: si può vedere il lavoro dei campi o delle lavandaie (perfettamente descritti da Pascoli) ma anche la descrizione degli emigranti fatta sia da De Amicis (nell'800) che da Dino Campana (nel ‘900): tutte istantanee di tempi ormai perduti. Vi si può leggere una celebre poesia dell'imperatore Federico II di Svevia ed alcuni autori meno noti come De Lemene o Stecchetti. Che dire poi del “Cantico di frate Sole” di San Francesco d'Assisi e della poesia (in piemontese) satireggiante di San Giovanni Bosco?
Potrete scoprire con grande sorpresa come in poesia tutto può essere raccontato, dal temporale marzolino al lavoro, dal gioco dei dadi e delle carte al goal descritto in una poesia di Umberto Saba che chiude il libro. Non mancano Dante e Manzoni, ovviamente. E chi si figura Galileo Galilei come un cupo scienziato chino sui libri scoprirà di essersi sbagliato leggendo una sua poesia... Amorosa. Ho voluto anche rendere omaggio a qualche poeta dialettale: c'è Pascarella, ma anche la sublime “Pianefforte ‘e notte” di Salvatore Di Giacomo. E poi Alfieri, Petrarca, Marino, Pellico, Pindemonte, Metastasio, Carducci, Poliziano, Foscolo... Persino due poetesse poco note, una del ‘500 (Isabella Morra) e una del ‘300 (Leonora della Genga).
Il libro è distribuito sia in versione cartacea che elettronica.