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venerdì, 22 marzo 2013

"DON GIOVANNI - UN POP SHOW ANNI '80" A CURA DELLA COMPAGNIA TEATRALE IL CERCHIO DI GESSO

DEBUTTO: "DON GIOVANNI - UN POP SHOW ANNI '80"

Tipo eventoSpettacoli - Teatro
Ora21:00
LuogoCUBO DELLE OFFICINE CORSARE, VIA PALLAVICINO 35 - TORINO
InfoVenerdì 22 marzo alle ore 21.00 presso il Cubo delle Officine Corsare, la compagnia torinese Il Cerchio di Gesso presenta all’interno della terza edizione della rassegna di Teatro Civile Schegge lo spettacolo “Don Giovanni – Un Pop Show anni ‘80”.

Don Giovanni è l’emblema della nostra generazione, figlia degli anni ’80. Il momento storico in cui tutto diventa show: pregi e difetti mischiati, passato e futuro confusi, senza distinzione di genere o classe sociale. Dal 1980 in poi tutti siamo diventati parte di un grande, infinito, degenerativo spettacolo.

La storia di Don Giovanni è nota: libertino, conquistatore di donne, sfida il proprio destino e le regole con sfacciata arroganza; comprende che per essere padrone dei suoi piaceri deve fingere d’essere benpensante; può nascondere con le parole la sua dissolutezza a tutti ma non a Dio, il quale, sfidato, decide di punire il Don Giovanni e di relegarlo all’inferno.

Il nostro Don Giovanni è quindi uno show, un grande show. I personaggi sono tutti attratti dalla spettacolarizzazione dei propri sentimenti e delle proprie (non) misure. Figure comiche e grottesche che ruotano attorno all’antieroe Don Giovanni, sfidandolo in una spettacolarizzazione infinita. L’ambientazione sono gli anni ’80, anni in cui il genere maschile/femminile, è mischiato e confuso. Negli anni ’80 tutto diventa spettacolo: l’immagine delle pubblicità, le icone della musica, la stessa politica. E tutto diventa spettacolo con una tale forza che cambia necessariamente il modo di pensare di tutta quella generazione. Negli anni ’80 nasce l’eccesso spettacolarizzato: anche il sesso, e la sessualità sono spettacolari. La propria trasgressione deve diventare spettacolo.
Basti pensare a figure come David Bowie, Freddy Mercury, Madonna, Grace Jones. Il sesso è il principale padrone di una generazione spettacolarizzata in cui tutto è talmente eccessivo da “non essere ciò che sembra”.

Tutti i personaggi, i loro gesti e le loro (non) misure sono citazioni di icone anni ’80. Rockstars, eroi e antieroi. Musiche e costumi anni ’80, a dare la misura di una spettacolarità preponderante.
La società dello spettacolo nasce, prende forma e si irrigidisce negli anni ‘80. Oggi noi viviamo nello spettacolo.
Negli anni ‘80, la trasgressione era la norma. Ma non come negli anni ‘70, dove la trasgressione era una necessità. Negli anni ‘80 si perde l’urgenza di rompere gli schemi e si spettacolarizza, si ostenta la diversità.
Per questo Don Giovanni non può che essere interpretato da una donna che confonde la verità dietro a parole, dietro lo spettacolo. Come succede, con atroce semplicità, nel nostro Don Giovanni contemporaneo.

Credits
Regia e adattamento: Girolamo Lucania
Con: Elisa Ariano, Giulia Cicerale, Vincenzo Di Federico, Mara Scagli.
Scene: Marasma.
Costumi: Mara Scagli.
Coreografie: Mara Scagli, Giulia Cicerale.
Luci e suoni: Luca Carbone.

Debutto: venerdì 22 marzo – ore 21.00.
Repliche: sabato 23 e domenica 24 marzo – ore 21.00.

Biglietto Spettacolo: 5 Euro + Up To You all’uscita.
Per prenotazioni: info@ilcerchiodigesso.com
Per maggiori informazioni: www.ilcerchiodigesso.com

Tutte le sere prima dello spettacolo cena a prezzi popolari a cura di MamaCorsara, la cucina collettiva delle Officine Corsare.
Info e prenotazioni al numero: 328.1856694

Ingresso riservato ai soci ARCI.

 

 

DESCRIZIONE MANIFESTAZIONE

 

Venerdì 22 marzo alle ore 21.00 presso il Cubo delle Officine Corsare, la compagnia torinese Il Cerchio di Gesso presenta all'interno della terza edizione della rassegna di Teatro Civile Schegge lo spettacolo “Don Giovanni – Un Pop Show anni ‘80”.

Don Giovanni è l'emblema della nostra generazione, figlia degli anni '80. Il momento storico in cui tutto diventa show: pregi e difetti mischiati, passato e futuro confusi, senza distinzione di genere o classe sociale. Dal 1980 in poi tutti siamo diventati parte di un grande, infinito, degenerativo spettacolo.

La storia di Don Giovanni è nota: libertino, conquistatore di donne, sfida il proprio destino e le regole con sfacciata arroganza; comprende che per essere padrone dei suoi piaceri deve fingere d'essere benpensante; può nascondere con le parole la sua dissolutezza a tutti ma non a Dio, il quale, sfidato, decide di punire il Don Giovanni e di relegarlo all'inferno.

Il nostro Don Giovanni è quindi uno show, un grande show. I personaggi sono tutti attratti dalla spettacolarizzazione dei propri sentimenti e delle proprie (non) misure. Figure comiche e grottesche che ruotano attorno all'antieroe Don Giovanni, sfidandolo in una spettacolarizzazione infinita. L'ambientazione sono gli anni '80, anni in cui il genere maschile/femminile, è mischiato e confuso. Negli anni '80 tutto diventa spettacolo: l'immagine delle pubblicità, le icone della musica, la stessa politica. E tutto diventa spettacolo con una tale forza che cambia necessariamente il modo di pensare di tutta quella generazione. Negli anni '80 nasce l'eccesso spettacolarizzato: anche il sesso, e la sessualità sono spettacolari. La propria trasgressione deve diventare spettacolo.
Basti pensare a figure come David Bowie, Freddy Mercury, Madonna, Grace Jones. Il sesso è il principale padrone di una generazione spettacolarizzata in cui tutto è talmente eccessivo da “non essere ciò che sembra”.

Tutti i personaggi, i loro gesti e le loro (non) misure sono citazioni di icone anni '80. Rockstars, eroi e antieroi. Musiche e costumi anni '80, a dare la misura di una spettacolarità preponderante.
La società dello spettacolo nasce, prende forma e si irrigidisce negli anni ‘80. Oggi noi viviamo nello spettacolo.
Negli anni ‘80, la trasgressione era la norma. Ma non come negli anni ‘70, dove la trasgressione era una necessità. Negli anni ‘80 si perde l'urgenza di rompere gli schemi e si spettacolarizza, si ostenta la diversità.
Per questo Don Giovanni non può che essere interpretato da una donna che confonde la verità dietro a parole, dietro lo spettacolo. Come succede, con atroce semplicità, nel nostro Don Giovanni contemporaneo.

Credits
Regia e adattamento: Girolamo Lucania
Con: Elisa Ariano, Giulia Cicerale, Vincenzo Di Federico, Mara Scagli.
Scene: Marasma.
Costumi: Mara Scagli.
Coreografie: Mara Scagli, Giulia Cicerale.
Luci e suoni: Luca Carbone.

Debutto: venerdì 22 marzo – ore 21.00.
Repliche: sabato 23 e domenica 24 marzo – ore 21.00.

Biglietto Spettacolo: 5 Euro + Up To You all'uscita.
Per prenotazioni: info@ilcerchiodigesso.com
Per maggiori informazioni: www.ilcerchiodigesso.com

Tutte le sere prima dello spettacolo cena a prezzi popolari a cura di MamaCorsara, la cucina collettiva delle Officine Corsare.
Info e prenotazioni al numero: 328.1856694

Ingresso riservato ai soci ARCI.

 

 

 

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